LORO PICENO Il primo giorno dell’anno a Loro Piceno ha un sapore del tutto particolare. Non è solo Capodanno ma si festeggia anche colei che rappresenta un vero e proprio patrimonio cittadino vivente. Maria Mochi ha spento ieri 110 candeline e ormai, da quanto è diventata centenaria, per il sindaco lorese è un piacevole appuntamento quello di andare a visitarla con la fascia tricolore. È lei la più anziana delle Marche.
L’incontro
Anche ieri i due si sono intrattenuti, nella casa di riposo di Urbisaglia (delocalizzata dopo il sisma) dove la donna è ospitata, per una piccola chiacchierata e per scambiarsi gli auguri. Robertino Paoloni ha trovato, come sempre, l’ultracentenaria molto lucida. «Basta parlare lentamente – ha detto il primo cittadino – perché ha un piccolo problema di udito. Ma è una persona veramente eccezionale». Maria ha sorriso al primo cittadino ringraziandolo per la visita e per l’orchidea portata in dono. «Come vedo il nuovo anno? Mi sembra che adesso si viva più a lungo – ha detto Maria che poi è tornata verso la sua stanza ma prima si è rivolta alle operatrici socie sanitarie –. Questaa orchidea portatele nella cappellina dove si celebrano le Messe». La famiglia ha deciso di spostare la festa per i 110 anni a domenica 7 gennaio, così da poter tutti insieme passare con Maria un pomeriggio con lei presso la struttura di Urbisaglia.
Il lavoro
Maria Mochi non ha avuto figli, ma ha molti nipoti e pronipoti divisi tra il Maceratese e Pomezia, nel Lazio. È vedova dagli anni Novanta e prima di sposarsi, aveva lavorato come governante del commissario prefettizio Filippo Cecchi, in carica in città tra il 1934 e il 1944. La sua abitazione, dopo la guerra, ha ospitato l’asilo nido del paese e così aveva iniziato a cucinare per tutti i bambini della città.