Sferisterio, Paolo Gavazzeni verso la direzione artistica: adesso è rebus sul cartellone

Sferisterio, Paolo Gavazzeni verso la direzione artistica: adesso è rebus sul cartellone
Sferisterio, Paolo Gavazzeni verso la direzione artistica: adesso è rebus sul cartellone
di Luca Patrassi
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Sabato 21 Ottobre 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:21

MACERATA Il fronte della comunicazione allo Sferisterio ha un percorso tutto suo, forse bisognerebbe rivolgersi all’assessore Silvano Iommi, appassionato di grotte e di percorsi sotterranei. Il consiglio di amministrazione dell’associazione Sferisterio che l’altro giorno ha deliberato la rescissione del contratto di Paolo Pinamonti ha anche deciso di affidare l’incarico a Paolo Gavazzeni, una volta verificata la sua disponibilità. Il contatto tra il presidente dell’associazione Sandro Parcaroli e Paolo Gavazzeni c’è stato, c’è la disponibilità ad accettare la direzione artistica e l’interessato ha già definito un appuntamento a Macerata per definire i vari aspetti. 

 

Il sindaco Sandro Parcaroli tiene fede alla sua proverbiale riservatezza e non rilascia dichiarazioni sull’argomento.

Rumors danno per sicuro il fatto che con Gavazzeni la discussione verta ora sugli aspetti contrattuali e sul cartellone della stagione lirica 2024 che era stato presentato la scorsa estate da Paolo Pinamonti. Stagione che è stata presentata anche in diverse fiere.

Una stagione annunciata nel segno di Puccini: il 2024 sarà il centenario della morte del compositore e sarà anche la sessantesima edizione del Macerata Opera Festival, storia lirica iniziata nel 1921 (con l’Aida voluta per amore di un soprano e sostenuta economicamente dal conte Conti) e proseguita con cadenza annuale alcuni decenni grazie alla proposta artistica di Carlo Perucci sostenuta allora dal solo Comune di Macerata.

Il Macerata Opera Festival 2024 è per ora dedicato principalmente appunto al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno altre due opere molto celebri come Turandot e La Bohème. L’allora direttore artistico Paolo Pinamonti aveva detto: «Puccini non avrebbe bisogno di celebrazioni essendo uno degli autori più eseguiti nei teatri di tutto il mondo, tuttavia la programmazione dello Sferisterio per questo centenario, che coincide con la sessantesima edizione del Festival, vuole sottolineare i profondi legami di Puccini con il Novecento europeo». 

Ora si tratta di capire quale sia il punto di vista di Gavazzeni, certo che tornare indietro rispetto a una stagione annunciata è operazione che presenta qualche problemino tecnico e di immagine. In ogni caso, quella della direzione artistica è una questione che dovrebbe risolversi a stretto giro di posta, ovviamente se Gavazzeni troverà l’accordo complessivo. Pochi giorni per chiudere la questione della direzione artistica, apertasi a settembre con il pensionamento dall’ateneo veneziano di Paolo Pinamonti ed approdata con calma all’attenzione del Consiglio di amministrazione dell’associazione Sferisterio soltanto nei giorni scorsi.

Il presidente Sandro Parcaroli, stavolta, sembra aver cambiato strategia: non più attendismo e rinvii ma una decisione rapida. A meno che non intervengano fatti nuovi. Alcune note su Paolo Gavazzeni: diploma in pianoforte principale al Conservatorio di Bergamo e laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche. Nel 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico. Nel 2002 viene chiamato a far parte della direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimane fino 2011 con la qualifica di responsabile dell’attività quotidiana del teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della fondazione Arena di Verona.

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