Macerata opera festival, addio al veleno con il direttore artistico Paolo Pinamonti. C'è l'ipotesi Gavazzeni

Macerata opera festival, rescisso il contratto con il direttore artistico Paolo Pinamonti. Ma è un addio tra i veleni
Macerata opera festival, rescisso il contratto con il direttore artistico Paolo Pinamonti. Ma è un addio tra i veleni
di Luca Patrassi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 11:50

MACERATASferisterio, rescisso il contratto del direttore artistico Paolo Pinamonti con l’interessato che ieri mattina al Consiglio di amministrazione ha detto chiaramente di non aver gradito il trattamento ricevuto. Aria insomma di vertenze legali. Quando il presidente dell’associazione Sferisterio Sandro Parcaroli e il gruppo di consiglieri a lui vicini sembravano aver raggiunto la determinazione di modificare il ruolo di Pinamonti in Arena portandolo dalla direzione artistica a quella musicale per evitare i divieti imposti dalla legge Madia ai pensionati, ieri mattina il Cda ha infine votato per la rescissione del contratto senza ulteriori ripescaggi o reinserimenti. 



La nota 


«Il Consiglio di amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio - si legge in una nota - , rivista la nota pervenuta in data 11 settembre scorso con la quale il direttore artistico Paolo Pinamonti ha comunicato al Cda di essere entrato in regime di quiescenza, verificata la situazione, le norme di legge e le possibili alternative, vista peraltro l’indisponibilità del direttore artistico di proseguire l’incarico a titolo gratuito, ha deliberato, suo malgrado, di rescindere l’incarico.

Il Cda ringrazia Paolo Pinamonti per il lavoro svolto, l’impegno profuso e gli ottimi risultati artistici raggiunti che hanno consentito al Macerata Opera Festival di accrescere la propria immagine anche sul piano internazionale. Di conseguenza il Cda ha avviato immediatamente le procedure per la nomina di un nuovo direttore artistico». Quali siano le procedure avviate, non è ben chiaro. Di chiaro c’è il fatto che Pinamonti ha espresso la propria delusione per l’epilogo della vicenda sottolineando anche come la legge Madia non vieti l’utilizzo di pensionati per alcuni incarichi ed ha anche citato alcuni esempi. Parcaroli invece ieri ha chiuso le porte ad ipotesi di mediazione, cosa che avrebbe potuto fare due mesi fa senza perdere ulteriore tempo: insomma l’ennesimo problema di gestione che emerge in modo fragoroso. 


La posizione 


Pinamonti ha affidato a un comunicato il suo pensiero: «Non mi sono ancora state comunicate le motivazioni con cui il Cda ha deciso la rescissione del contratto che avevo firmato con l’Associazione Sferisterio di Macerata nel febbraio del 2022 per le tre edizioni del Festival 2022, 2023 e 2024. È evidente che mi sarebbe piaciuto poter portare a termine un progetto triennale a cui avevo lavorato con grande entusiasmo e grande passione, ma purtroppo ci sono decisioni che travalicano le volontà dei singoli. Desidero qui ringraziare tutto il personale dello Sferisterio, con cui in questi anni si è creato un forte legame di amicizia oltre che professionale. Venendo spesso a Macerata ho trovato in tutti i collaboratori dell’associazione, nei tecnici di palcoscenico, nei musicisti della Filarmonica marchigiana, del Coro Bellini e degli altri gruppi artistici un alto livello di professionalità e di dedizione al lavoro, che ci hanno fatto raggiungere, nelle due edizioni del Festival che ho diretto, notevoli successi di pubblico e di critica. Un grazie di cuore a tutti. Sono altrettanto sicuro che il Macerata Opera Festival, per la sua storia, saprà affrontare e superare queste nuove fibrillazioni».

Quale sia lo stato d’animo di Pinamonti è ben chiaro, basta scorrere l’elenco dei ringraziamenti e vedere assenze illustri. Però, il problema di qualcuno in Cda, nei tempi recenti , è sembrato essere la ricerca della talpa non rendendosi conto che si trattava invece di un granchio. Ora, facile prevedere, ci saranno ritardi nell’organizzazione della nuova stagione, che rappresenta anche uno dei maggiori elementi di richiamo per il turismo maceratese. In serata gli ambienti della lirica davano per “sicura” la nomina a direttore artistico di Paolo Gavazzeni al posto di Paolo Pinamonti. Diplomato in pianoforte principale al Conservatorio di Bergamo, Gavazzeni si è laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche. Nel 2002 viene chiamato a far parte della direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011, dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico presso la Fondazione Arena di Verona. Ora starebbe facendo rotta su Macerata dopo l’invito del presidente dell’associazione Sferisterio Sandro Parcaroli.

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