Macerata, l'allarme del Nursind: «Infermieri, carenza inaccettabile. E' a rischio l'assistenza ai malati»

Macerata, l'allarme del Nursind: «Infermieri, carenza inaccettabile. E' a rischio l'assistenza ai malati»
Macerata, l'allarme del Nursind: «Infermieri, carenza inaccettabile. E' a rischio l'assistenza ai malati»
di Giuseppe Porzi
4 Minuti di Lettura
Martedì 19 Luglio 2022, 02:15

MACERATA - «Un’inaccettabile carenza di personale che mette a rischio l’assistenza ai malati sia oggi sia nel futuro». A lanciare l’allarme è il Nursind, che fa una «fotografia drammatica della situazione».

Nel mirino soprattutto il fatto che l’Area vasta 3, «nel piano triennale del fabbisogno di personale, abbia previsto 65 infermieri in meno rispetto ad oggi. E dal primo gennaio entrerà in funzione dell’Ast (Azienda sanitaria territoriale) nel quadro della riorganizzazione della sanità regionale».


I numeri


«Se oggi gli infermieri in forza all’Area vasta sono 1.430, a dicembre saranno 1.365», spiega il Nursind che chiede un immediato confronto con la direzione dell’Area vasta. «Con l’incertezza del rinnovo del contratto per 80 infermieri alla scadenza di dicembre, lo scenario si presenta molto critico», incalza il sindacato. «Rimaniamo basiti dal fatto che alcune sigle sindacali - afferma la segretaria provinciale del Nursind Elisabetta Guglielmi - abbiano chiesto di rinviare il confronto su un argomento così importante e delicato.

Tutto rinviato al 2 agosto. Eppure i centri vaccinali continuano ad essere operativi. C’è stato un potenziamento di personale a Montecassiano e a Terapia del dolore di Macerata. È stata riassorbita dall’Av3 la Struttura residenziale riabilitativa di Recanati con 6 infermieri e 5 Oss. Dall’11 luglio è stato riaperto il reparto Covid di San Severino ma i pazienti continuano a rimanere in alcuni reparti e il recente concorso per coordinatore ha tolto dai reparti, in provincia, circa 20 infermieri. Inoltre si prevede l’attivazione del servizio Iom a San Severino. Ma con quale personale?».

Le richieste

Secondo il Nursind la carenza di personale tocca diversi servizi. «Abbiamo chiesto alla direzione - continua Guglielmi - di accelerare i tempi per le assunzioni dal concorso e di valutare la possibilità di accedere alla graduatoria della selezione svolta dagli Ospedali Riuniti di Ancona per assumere infermieri a tempo determinato. La direzione ha risposto che hanno fatto partire 21 lettere di assunzione dal concorso e che ad oggi solo in 16 hanno dato la ldisponibilità, mentre per i tempi determinati hanno preso contatti con l’Azienda di Ancona. Intanto dai reparti dell’Av3 arrivano segnalazioni di gravi difficoltà nel coprire i turni. Le ferie esitive, l’alto tasso di positività dei sanitari e la chiusura del reparto Covid, stanno mettendo a dura prova organici già ridotti al minimo. Si ripiega su ordini di servizio, turni senza riposi; manca la garanzia di un’assistenza adeguata perché le attività ordinarie sono state tutte mantenute, anzi integrate da sedute aggiuntive per l’abbattimento delle liste d’attesa». 


La situazione


Guglielmi cita la criticità, al Pronto soccorso di Civitanova: «Ci sono 9 casi di positivi senza l’infermiere dedicato al Covid e con il secondo infermiere della Medicina d’urgenza costretto a gestire questi pazienti Covid. In una stanza a parte ci sono stipate due donne che hanno partorito con le ostetriche che scendono a vederle ogni tanto». A fronte di ciò il Nursind fa notare che «il 13 maggio abbiamo chiesto un incontro per discutere del piano occupazionale e della ripartizione di 1,2milioni di euro assegnati all’Av3 per l’abbattimento delle liste d’attesa. Ad oggi le sedute sono iniziate senza che i dipendenti abbiano avuto comunicazione di un percorso già attivato, della modalità di riconoscimento economico e del personale coinvolto.Si va a caricare di attività aggiuntive il sistema ma la determina prevede solo agli operatori di sala un riconoscimento economico che ad oggi non è stato ancora reso noto». 

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