MACERATA - Anomalo ma comunque preoccupante il dato dei contagi coronavirus di ieri registrato in provincia: 260 nuovi casi in un giorno è in assoluto il numero più alto di quest’anno di pandemia per Macerata. Neanche nel clou della seconda ondata, a novembre, si era arrivati così in alto.
Nella somma c’è un accumulo di almeno 43 tamponi che risalgono a più di tre giorni fa.
E che giunge dopo una settimana in assoluta discesa della curva, che era arrivata ad un incidenza di 258 (casi su 7 giorni per 100mila abitanti). In sole 24 ore, si è tornati a quota 303.
Le verifiche
Per verificare se si tratti del primo passo di una risalita o di un dato frutto di riconteggi e, quindi, del tutto episodico, lo diranno i prossimi giorni. Da accertare se ci siano stati focolai. Analizzando i contagi registrati ieri (che, come noto, si riferiscono sempre al giorno prima, quindi sono di martedì) per Comune di residenza, si scopre che la concentrazione è a Macerata e dintorni. Sono riferiti ad abitanti del capoluogo 73 dei 260 casi, il 28,1%, quindi più di uno su quattro. Segue, ma ben distanziato, Tolentino con 21 casi (8,1%). Se si allarga un po’ lo zoom da Macerata, si scopre che quasi la metà dei casi di ieri sono stati registrati in un’area di Comuni confinanti che comprende, oltre al capoluogo e Tolentino, anche Treia (17) e Pollenza (13). Totale, 124 casi su 260.
Le aree
Insomma, coordinate geografiche che potrebbero indicare uno o più focolai. Ma è più probabile che i casi accumulati siano riferiti a laboratori di Macerata. Dove, però, come pubblicato nei giorni scorsi, si è registrato un aumento del numero di attualmente positivi in assoluta controtendenza rispetto al resto della provincia. Situazione peraltro condivisa proprio con Treia. Va meglio invece sulla costa. A Civitanova sono riferiti 17 casi dei 260 di ieri, il 6,5%. Ma considerando che qui abita il 13,7% della popolazione provinciale (un maceratese ogni 7,5), il dato è sottomedia. A differenza di Corridonia (11), Montecosaro (8) e Morrovalle (8). Insomma, più colpita la media valle del Chienti. Intanto continua la pressione sugli ospedali. Dopo Pasqua, nella settimana dal 6 all’11 aprile, personale della Chirurgia dell’ospedale di Macerata sarà impiegato al Covid Hospital di Civitanova. Dunque solamente per quella settimana interventi programmati sospesi, il reparto rimarrà però attivo per le urgenze e garantendo gli interventi oncologici in scadenza. Una disposizione resasi necessaria per dare respiro al personale dell’ospedale di Civitanova, sempre più impegnato soprattutto nella terapia intensiva e subintensiva. Per ora non c’è la possibilità di aprire un nuovo modulo. Ora la capienza è di 70 posti letto. A Macerata in medicina d’urgenza ci sono 10 pazienti (erano 12 un paio di giorni fa). Anche Camerino è full con i suoi 34 posti letto occupati. Situazione, invece, leggermente migliorata al pronto Soccorso di Civitanova dove nell’ultimo bollettino risultano ospitati 9 pazienti.