A Macerata un fiume di eroina, chiuso il cerchio ​sulla banda dei nigeriani

Il Tribunale
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Martedì 5 Novembre 2019, 06:10
MACERATA - Chiuse le indagini sul giro di spaccio di eroina gestito dai nigeriani: dodici indagati. Tra di loro, anche Innocent Oseghale, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro, e Lucky Awelima e Desmond Lucky, i due connazionali inizialmente coinvolti nell’inchiesta per la morte della diciottenne romana, le cui posizioni due settimane fa sono state archiviate dal Gip. Sulla base di quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, ai dodici nigeriani indagati vengono contestate centinaia e centinaia di cessioni di eroina (e in un caso anche di marijuana), avvenute tra il 2017 e il 2018 a Macerata, che avevano fruttato svariate migliaia di euro all’anno ai pusher. Nei guai sono finiti Happines Uwagbale, nigeriano 20 anni, richiedente asilo politico, ritenuto colui che dirigeva le operazioni di spaccio, Chizom Ezihe, nigeriano di 27 anni, irreperibile al momento, Ik Ikechuku, nigeriano di 28 anni, Lucky Awelima e Desmond Lucky, rispettivamente di 28 e 24 anni, Isaac Hillary Etumudon, John Earnest, Cletus Umunede, Faith Osagie, Innocent Oseghale, Chinedu Okara e Godwin Akhigbe. Le indagini sul loro conto e sul maxi giro di spaccio di eroina nel territorio di Macerata, condotte dai carabinieri, erano cominciate dopo la tragica morte della povera Pamela, uccisa e fatta a pezzi nel gennaio del 2018. Ma è stata fatta luce anche su episodi avvenuti in precedenza.  Il Gup, Claudio Bonifazi, ha fissato per il 12 novembre l’udienza preliminare. Uwagbale è difeso dall’avvocato Francesca Palma, Ezihe da Massimiliano Cingolani, Ik Ikechuku da Simone Matraxia, Awelima da Giuseppe Lupi e Lucky da Gianfranco Borgani.

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