Macerata, mamma rom condannata
Dovrà anche risarcire i danni

Dalida Radosavljevic
Dalida Radosavljevic
di Benedetta Lombo
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Sabato 7 Maggio 2016, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 22:07

MACERATA - Seicento euro per risarcire la porta forzata e sedici  mesi di reclusione, senza alcuna sospensione di pena, da  scontare. È quanto costato a Dalida Radosavljevic il  furto commesso il giorno di Pasqua nell'abitazione di  un'anziana a Macerata.  La ladra è la trentenne bosniaca arrestata dai  carabinieri in flagranza di reato e diventata nota alle  cronache perché uscendo dal Palazzo di giustizia il  giorno dopo l'arresto, aveva sorriso ai fotografi  facendo con le mani il segno di “vittoria” per aver  scampato la detenzione carceraria in quanto madre di un  bimbo di soli sette mesi. E il furto lo aveva commesso  proprio con il bimbo in braccio. Ieri mattina, in  Tribunale si è concluso il processo per direttissima.



La  bosniaca ha patteggiato, tramite il suo avvocato, con il  Pm Marco Tarquinio Severini, la pena un anno e quattro  mesi (senza sospensione condizionale) e 600 euro di  multa, mentre altri 600 euro li ha invece consegnati  alla settantottenne a cui aveva rubato monili e denaro.  Nel calcolo della pena, dal momento che il danno è stato  risarcito, il Pm è partito da una pena iniziale di due  anni di reclusione e 900 euro di multa, diventati sedici  mesi e 600 euro perché la ladra ha ottenuto i benefici  del rito scelto. Il furto, dunque, risale al giorno di  Pasqua.

Quel pomeriggio la donna, che vive in un  lussuoso camper a Civitanova con il compagno e sette  figli, aveva preso l'autobus col bimbo in braccio per  raggiungere il capoluogo.  Arrivata in piazza Pizzarello aveva incontrato un  connazionale di 13 anni e a quel punto avrebbe deciso di  andare a rubare in un appartamento. Subito dopo  l'arresto la donna confessò che quel giorno era indecisa  se andare davanti a una chiesa a chiedere l'elemosina  oppure se andare a rubare. Superata l'indecisione si era  avviata con i due minori in via Domenico Rossi.

Lì, dopo  un veloce sopralluogo, era entrata in un appartamento -  quello appunto della settantottenne - e approfittando  dell'assenza della proprietaria aveva messo a soqquadro  tutte le stanze riuscendo ad arraffare oggetti preziosi  e 200 euro di denaro in contanti. L'azione criminosa era  andata all'aria grazie all'intervento di una vicina di  casa. La donna, dal proprio appartamento, aveva notato  strani movimenti di persone che non frequentavano  abitualmente il condominio e, insospettita, aveva dato  l'allarme. Sul posto, nel giro di pochissimi minuti,  erano intervenuti i militari del Nucleo operativo  radiomobile della Compagnia di Macerata che avevano  sorpreso la ladra dentro all'appartamento con la  refurtiva nelle tasche.

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