Macerata, il chiostro di largo Beligatti sarà uno spazio espositivo: al via il restyling

Macerata, il chiostro di largo Beligatti sarà uno spazio espositivo: al via il restyling
Macerata, il chiostro di largo Beligatti sarà uno spazio espositivo: al via il restyling
di Giulia Sancricca
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 07:24

MACERATA - Iniziati i lavori di recupero del braccio Est dello scomparso chiostro dell'antico convento di San Lorenzo, oggi largo Beligatti in via Mozzi. La riqualificazione di largo Beligatti, fortemente voluta dall’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, è inserita nel più ampio piano di rigenerazione urbana che riguarda diverse zone della città e per cui il Comune ha ottenuto un finanziamento nazionale complessivo di 20 milioni da destinare a investimenti per progetti volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

I dettagli

Nel dettaglio per la piazzetta è prevista una nuova pavimentazione e saranno riaperti alcuni archi sotto i palazzi che oggi non sono più visibili.

Inoltre si andrà a riqualificare, con un’illuminazione architetturale, la scalinata che dalla piazzetta scende lungo viale Puccinotti. «È un lavoro che non porterà via molti mesi - dice Iommi -, entro l'estate sarà ultimato. L'idea è di recuperare lo spazio a due livelli. Sarà uno spazio espositivo per artisti locali che più volte hanno richiesto degli spazi che però si fatica a trovare. Sarà installata una vetrata con un infisso che impatta il meno possibile e resta molto trasparente e luminoso. In molti chiedono che resti aperto come portico, ma ai tratta di una struttura che non è attraversabile perché nei lati corti resta chiusa, come sul lato di via Mozzi. Al termine dell’intervento diventerà più una loggia, dunque tanto vale che ci sia la vetrata. Sarà un luogo da restituire come immagine della memoria. Un altro punto di accesso della città che metteremo in evidenza dal punto di vista visivo. Lo esalteremo come punto storico architettonico di interesse».

Iommi ne ricorda anche la storia: «Il vecchio convento è stato demolito nel 1936 per realizzare i palazzi attualmente esistenti. Il convento di San Lorenzo non era già più presente tra il ‘700 e l’800».

E se per questo intervento l'impresa era già pronta a partire, ci sono altri cantieri che invece continuano ad attendere l’avvio: «Come quello del sottopasso di piazza Garibaldi - aggiunge l’assessore -, incontreremo l'impresa il 22 gennaio e dovremmo dare l'avvio anche ai lavori. Attendiamo anche per largo Li Madou: è quasi pronta la statua che vogliamo collocare nello spazio, rischiamo di avere prima la statua del largo. Poi l'altro cantiere che dobbiamo avviare è il passo dell'oratorio, per recuperare tutti i locali che si trovano in quello spazio».

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