Polisportivo nel degrado, il presidente della Civitanovese Profili contro Carassai: «Stadio, convenzione senza firma. Mancano attestati di conformità»

Polisportivo nel degrado, il presidente della Civitanovese Profili contro Carassai
Polisportivo nel degrado, il presidente della Civitanovese Profili contro Carassai
di Emanuele Pagnanini
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Sabato 6 Gennaio 2024, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 12:19

CIVITANOVA Mauro Profili tira fuori le carte per replicare alle accuse dell’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai. «Pessima gestione della struttura», il giudizio dell’amministratore. Il presidente espone più di due anni di corrispondenza tra la società e il Comune sulla gestione del Polisportivo. Nodo cruciale, la mancata firma della convenzione. La Civitanovese, unica offerente, ha vinto il bando per la gestione dell’impianto con un ribasso d’asta del 1,64%: riceverà dal Comune 259.900 euro in 9 anni (28.800 l’anno) per la manutenzione ordinaria, la custodia e la gestione del Polisportivo. 

La posizione

«Ma vanno tolti 5.000 euro di canone per l’utilizzo dei campi da parte della Civitanovese e altri 5.000 euro di assicurazione – precisa il presidente –. Il punto, però, è un altro. L’aggiudicazione della gestione è avvenuta con un provvedimento comunale dell’ottobre del 2021. Di fatto, però, ad oggi non è stata regolarizzata. Questo perché il Comune, più volte sollecitato dalla società (ci sono lettere e Pec che partono dal 26 ottobre del 21 e arrivano al giugno scorso), non ha ancora prodotto la documentazione attestante lo stato di conformità degli impianti ai fini della sicurezza dei luoghi di lavoro come richiesto dalla nuova normativa. Mancano le attestazioni di conformità degli impianti di luce, acqua, gas e staticità. Pertanto la Civitanovese non è ancora messa in condizione di assumere la gestione del Polisportivo, che è provvisoria».

Ma assolutamente adeguata, secondo il patron rossoblù che punta il dito contro i proprietari della struttura, vale a dire il Comune.

«Esternazioni inopportune»

«Le esternazioni di Carassai sono inopportune e fuoriluogo. Ci amareggiano e si offendono i dirigenti e i tesserati della società. Il degrado della struttura è evidente da anni e nessun rimprovero può essere mosso nei confronti di chi gestisce e usufruisce degli impianti, la Civitanovese ma anche molte altre società sportive. Carassai ha notato la porta sfondata dello spogliatoio dell’atletica “all’altezza dei piedi”, accusando i nostri allenatori di non impartire l’educazione agli atleti. Ma non ha visto i fari mancanti nell’illuminazione dell’antistadio, gli infissi cadenti degli spogliatoi, i portoncini degli stessi che hanno 65 anni come la porta carraia principale, sfondata anch’essa. In mancanza della documentazione di sicurezza che deve fornire il Comune, abbiamo comunque provveduto anche ad interventi che non ci competono da convenzione (ripeto, non firmata); potatura delle piante, semina e rigenerazione del campo, manutenzione straordinaria della caldaia. Abbiamo 330 ragazzi iscritti e siamo costretti ad utilizzare altre strutture, pagando il campo di Fontespina e usando quello di San Giuseppe grazie alla collaborazione della United Civitanova. Non voglio che la società sia strumentalizzata politicamente ma esigo rispetto. Abbiamo tutta la volontà di collaborare: auspichiamo che il sindaco mantenga l’impegno preso e confidiamo nell’assessore allo sport Morresi».

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