Richieste in crescita alla Caritas di Civitanova, la responsabile: «Le bollette incidono sui numeri»

Richieste in crescita alla Caritas di Civitanova, la responsabile: «Le bollette incidono sui numeri»
Richieste in crescita alla Caritas di Civitanova, la responsabile: «Le bollette incidono sui numeri»
di Chiara Marinelli
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Lunedì 5 Dicembre 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 08:17

CIVITANOVA Oltre 10mila pasti erogati dalla mensa della Caritas e 450 persone, tra singoli e famiglie, che ricevono i pacchi alimentari: gli italiani sono il 67%, gli stranieri si fermano al 33%. È il bilancio stilato dalla Caritas di Civitanova. «Negli ultimi tempi c’è stato un aumento delle famiglie italiane seguite dalla Caritas – ha spiegato Barbara Moschettoni, responsabile della Caritas diocesana –. E anche i recenti aumenti delle bollette stanno influendo su questo numero. Ci aspettiamo un aumento, vista la situazione attuale». 

 

Di recente è stato reso noto il report relativo ai servizi della Caritas, che non sono solo pasti e pacchi alimentari, ma anche servizio dormitorio, servizio doccia e sportello sanitario, tra visite e distribuzione di farmaci. Barbara Moschettoni fa riferimento ai numeri e ai dati relativi ai servizi della Caritas dello scorso anno. «Circa 10.500 i pasti erogati dalla Mensa Caritas in 12 mesi di servizio dal mese di marzo 2021, ma a causa dell’emergenza sanitaria, la mensa del centro Caritas ha erogato pietanze d’asporto. La media degli asporti mensili è di 750, mentre la media dei pasti serali mensili per gli ospiti del dormitorio è di 120. L’80% delle presenze è italiana, il 20% quelle straniere; l’utenza maschile è dell’80% e quella femminile del 20%. 

Per quanto riguarda il servizio dormitorio, i posti letto sono 13: 11 riservati agli uomini, 2 alle donne. Dal mese di febbraio 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, il dormitorio del centro Caritas ha sospeso le accoglienze permettendo agli 8 ospiti presenti in struttura, prima della chiusura, di poter restare nel dormitorio finché non avessero trovato un’altra sistemazione». La responsabile analizza poi i dati riguardanti l’età: «L’età media degli utenti è di 46 anni. Otto uomini, 2 italiani, 6 stranieri. Per quanto riguarda il servizio di distribuzione alimentare sono 450 le persone (tra singoli e famiglie) registrate al servizio. E 1800 sono, complessivamente, le persone assistite. Sono stati circa 6mila i pacchi alimentari distribuiti, la media mensile è di 480. Il 67% delle persone seguite è italiano, il 33% straniero».

Si sono registrati picchi con circa 120 pacchi alimentari distribuiti in un solo giorno di servizio.

Il servizio doccia è stato sospeso a fasi alterne secondo le disposizioni legate al Covid. Circa 200 la media annuale delle docce, 15 al mese. Sono state 38, infine, le persone accolte per fare lavori socialmente utili: 29 uomini, 9 donne, 27 italiani, 11 stranieri. Anche il servizio di sportello sanitario è stato sospeso a fasi alterne secondo le normative legate all’emergenza sanitaria. Sono state 27 le prestazioni sanitarie erogate. Sono stati distribuiti, su richiesta e su presentazione di prescrizione medica, farmaci da banco, integratori, ricostituenti, cosmesi con una scadenza di almeno tre mesi dal momento della consegna. Oltre 4mila euro il valore dei prodotti distribuiti».

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