Racconto choc di Marco Ascenzi dello Chalet Antonio: «Presi a sassate da 30 ragazzini lasciati fuori dal nostro locale»

Racconto choc di Ascenzi del balneare Antonio: «Presi a sassate da 30 ragazzini lasciati fuori dal nostro chalet»
Racconto choc di Ascenzi del balneare Antonio: «Presi a sassate da 30 ragazzini lasciati fuori dal nostro chalet»
di Chiara Marinelli
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Lunedì 3 Luglio 2023, 00:35 - Ultimo aggiornamento: 17:31

CIVITANOVA Si rifiutano di far entrare nel locale una trentina di ragazzini, i gestori dello chalet Antonio e gli uomini della sicurezza presi a sassate ed insultati pesantemente da un folto gruppo di giovanissimi magrebini, alcuni addirittura undicenni. «Non hanno paura di niente, siamo stati costretti ad annullare la serata soltanto un’ora dopo il suo inizio con un grave danno economico. Vogliamo solo lavorare e garantire ai nostri clienti serate divertenti e tranquille, ma con questi ragazzi in giro, che non si fermano di fronte a niente, è veramente difficile. Lo Stato deve tutelare noi, non loro» è lo sfogo di Marco Ascenzi, gestore insieme a Giacomo Marcaccio, dello chalet Antonio, in zona stadio, sul lungomare Sud.



L’episodio, sul quale sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine, è avvenuto l’altro ieri, poco dopo le 23. «Come tutti gli altri sabati sera, abbiamo organizzato una serata musicale e c’era il personale della sicurezza che selezionava le persone all’ingresso – ha raccontato Ascenzi –.

Si sono presentati una trentina di ragazzi molto giovani, alcuni di 11, 12 anni, che non sono stati fatti entrare perché non in linea con i canoni della serata. Si sono diretti in spiaggia e noi siamo andati lì per controllare la situazione, temendo che potesse degenerare. Hanno cominciato ad insultarci. Poi si sono tolti le maglie, se le sono messe in volto e hanno cominciato a lanciarci addosso sassi. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito e non è rimasto coinvolto nessuno degli avventori che erano nel locale. Nel frattempo, il mio socio ha allertato le forze dell’ordine. E prima del loro arrivo i ragazzi se ne sono andati. Alle 23.30 siamo stati costretti ad interrompere la serata, con gravi conseguenze economiche. Sono una persona che paga l’affitto, paga dipendenti e fornitori. E non è giusto che lo Stato tuteli queste persone e non noi. Questi ragazzini non hanno paura di niente e danneggiano noi e il nome di Civitanova». 

«Impossibile lavorare a queste condizioni»
 

«Noi vogliamo lavorare con l’obiettivo di far divertire la gente - prosegue Ascenzi -, ma non è possibile farlo a queste condizioni». Sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per identificare i responsabile della vicenda, in mano agli inquirenti anche alcuni video che hanno immortalato la scena. Registrati anche danneggiamenti all’ingresso della struttura.

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