La vendita online dell'auto
era una truffa, due denunce

La vendita online dell'auto era una truffa, due denunce
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Sabato 2 Agosto 2014, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 10:06
CAMERINO - Due truffatori sono stati denunciati dai Carabinieri per truffa aggravata in concorso.



Si tratta di R.V., 44 enne di origini campane ma residente a Verona, e di E.M.B., 28 enne di origini nord africane e residente in provincia di Alessandria, i quali, attraverso un noto sito di vendite on line, in qualità di responsabili di un autosalone sito in provincia di Verona, avevano messo in vendita alcune autovetture.



L’indagine, condotta dai militari della Stazione di Fiuminata e del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Camerino, è stata avviata in seguito alla denuncia presentata da una coppia del luogo che, dopo aver individuato un annuncio su un noto sito web di compra-vendite online relativo alla vendita di una Wolksvagen, avevano contattato i venditori sia tramite l’utenza cellulare presente sul sito sia attraverso la casella di posta elettronica e pattuito l’ acquisto previo incontro al fine di visionare il mezzo.



La coppia si era quindi recata personalmente presso la concessionaria in provincia di Verona e, dopo aver visionato il veicolo da acquistare, aveva formalizzato un contratto di acquisto versando, all’atto della sottoscrizione, una somma di circa 11.000 euro su un conto corrente intestato alla società concessionaria di auto concordando il successivo ritiro dell’autovettura a formalità burocratiche ultimate.



Trascorso qualche tempo però, la coppia , non avendo più notizie, provava a ricontattare i venditori ma gli stessi si rendevano irrintracciabili; inoltre, scoprivano anche che la concessionaria era stata chiusa e che i veicoli al suo interno erano spariti. Ai coniugi non restava quindi che recarsi presso i Carabinieri per sporgere denuncia.



Le indagini dei militari, condotte con molta cura attraverso accertamenti anagrafici, telefonici ed individuazioni fotografiche, hanno permesso di accertare l’identità dei due impostori che dovranno ora rispondere di truffa aggravata in concorso. Accertamenti ancora in corso, anche in collaborazione con l’Arma veneta, hanno inoltre permesso di verificare che i due hanno già colpito altre volte e che sono decine le vittime incappate nei raggiri e che attendono di rientrare in possesso del loro denaro.



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