Camerino, detenute per spaccio studiano
in carcere Legge e prendono tutti 30

Camerino, detenute per spaccio studiano in carcere Legge e prendono tutti 30
di Angelo Ubaldi
2 Minuti di Lettura
Sabato 22 Febbraio 2014, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:05
CAMERINO - Detenute e studentesse in giurisprudenza con ottimo rendimento.

Si tratta di due donne marchigiane trentenni, finite in carcere per reati connessi al mondo degli stupefacenti, che nel loro percorso di recupero durante la detenzione, hanno scelto corsi giuridici attraverso la piattaforma on-line con l'ateneo locale.



E' il risultato della sperimentazione già avviata al carcere di Camerino, di un progetto di collaborazione fra la locale università e il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, per proporre attività didattiche formative, rivolte alla specializzazione professionale, al perfezionamento e all'aggiornamento. Attività rivolte al recupero dei detenuti, ma anche alla formazione e al perfezionamento del personale del sistema penitenziario.



L'accordo è stato sottoscritto ieri dal rettore Flavio Corradini e il provveditore Ilse Runsteni. «Tengo spesso contatti con due detenute del carcere di Camerino - ha riferito il rettore di Unicam Flavio Corradini - che mi scrivono e mi ringraziano per aver intrapreso questo percorso di rieducazione studiando interattivamente. Inoltre devo dire che sono molto brave e hanno superato gli esami con votazioni alte, che vanno dal 28 al 30. Questo non può che renderci soddisfatti».



«L'accordo - dice il provveditore Rusteni - è un ulteriore rapporto di integrazione dei detenuti con la società, dove il carcere è diventato parte integrante della stessa. Mi auguro che questo tipo di attività venga ampliato agli altri detenuti e al personale del sistema penitenziario, perché l'accordo è a livello regionale».



«Questo tipo di attività è iniziata con il diploma di scuola media superiore - dice l'ispettore Luigi Tarulli comandante della Polizia penitenziaria a Camerino - adesso è iniziato il corso di laurea in giurisprudenza. Partiamo anche da corsi di formazione base come quello di alfabetizzazione che riguarda tutta la tipologia dei detenuti presenti».