Volumi storici della Valentiniana: mobilitazione per il trasferimento. Il grande impegno della Protezione civile

L'intervento di Sborgia
L'intervento di Sborgia
di Monia Orazi
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Martedì 2 Novembre 2021, 10:58

CAMERINO - Sarà finito entro dicembre il trasferimento dei volumi storici della biblioteca Valentiniana, con l’inaugurazione ufficiale prevista entro fine anno, ma la campagna Salvalarte di Legambiente, ha voluto mettere in luce il grande lavoro che i volontari stanno facendo per trasferire le migliaia e migliaia di volumi. La vecchia sede del Rotary palace, che conteneva i volumi, è stata resa inagibile dal terremoto. A Torre del Parco si trova ora il deposito dei libri.

Lo spostamento di questo importante patrimonio librario è stato possibile grazie all’indispensabile contributo dell’università di Camerino e allo spirito di servizio, che ha messo al lavoro circa 250 volontari di ben 48 gruppi di Protezione civile e Legambiente , con associazioni provenienti dai territori delle cinque province delle Marche. 
«È stato fatto un miracolo - commenta Sandro Sborgia, sindaco di Camerino - con il grande lavoro di oltre 200 volontari della Protezione Civile sono stati spostati tutti i volumi della biblioteca Valentiniana portando in salvo un patrimonio che andava difeso e sicuramente tutelato. Non possiamo dimenticare quale tesoro rappresentino questi testi che appartengono a una delle biblioteche più grandi e antiche delle Marche.

Due terzi saranno momentaneamente custoditi a Torre del Parco, un terzo in centro storico, al San Sebastiano, e torneranno fruibili.

Un ringraziamento va sopra ogni cosa alla Protezione civile, al rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, al professor Falaschi, direttore della biblioteca Valentiniana e a Francesco Aquili, il responsabile del Comune di Camerino che ha seguito passo passo tutto il progetto». Tra le più importanti per tipologia e longevità delle Marche, la biblioteca Valentiniana conta 150mila volumi antichi e incunaboli, dal Medioevo sino ad Ottocento inoltrato, che hanno richiesto un notevole impegno per il loro trasferimento.

«Il volontariato di Protezione civile ha saputo dimostrare nel corso delle ultime gravi calamità che hanno colpito il nostro paese di poter offrire un contributo importante in diversi aspetti della gestione di un’emergenza», ha dichiarato Antonella Nonnis, coordinatrice del gruppo di Protezione civile Legambiente Marche. «Dal 2004 il Servizio Protezione civile regionale in collaborazione con tutti gli enti coinvolti nelle attività legate al recupero dei beni culturali ha svolto un’importante attività formativa per i volontari di Protezione civile nel prepararli per interventi nel campo del recupero dei beni culturali», ha dichiarato Mauro Perugini, responsabile dei volontari di Protezione civile della Regione Marche.

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