Irene è un angelo, la biblioteca è per lei: la Garibaldi di Jesi ricorda l’alunna di 8 anni

Irene è un angelo, la biblioteca è per lei: la Garibaldi di Jesi ricorda l’alunna di 8 anni
Irene è un angelo, la biblioteca è per lei: la Garibaldi di Jesi ricorda l’alunna di 8 anni
di Fabrizio Romagnoli
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Martedì 5 Marzo 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 19:38

JESI Quando è venuta a mancare, nel marzo di un anno fa, Irene Spaccia aveva otto anni e conviveva con una grave forma di disabilità. Ma aveva anche incontrato e abbracciato un superpotere. E ieri, ai suoi compagni di classe che l’avevano circondata di affetto nella scuola Garibaldi che la piccola frequentava, l’ha ricordato Emanuela Piedimonte, la mamma di Irene. Al fianco del papà di Irene, Stefano Spaccia, Emanuela ha preso la parola a coronamento della bella cerimonia con cui la scuola ha voluto intitolare alla sua alunna scomparsa la biblioteca della Garibaldi

Il ricordo

«Vedere oggi il nome di mia figlia all’ingresso di una biblioteca è per me una emozione speciale – ha spiegato la signora – perché Irene amava tantissimo leggere.

E quando lei ha imparato a farlo, il mio cuore di mamma ha trovato la pace. Perché Irene viveva su una sedia a rotelle e aveva tante limitazioni fisiche ma sapevo che grazie ai libri poteva spostarsi, andare dove voleva ed essere libera. Saper leggere è un superpotere». Alla intitolazione della biblioteca, ha dato il via libera la Giunta su proposta dell’Istituto Comprensivo Federico II, di cui la Garibaldi fa parte e di cui Irene Spaccia era stata alunna sin dalla scuola dell’infanzia, alla Giraffa. Ed è il dirigente scolastico del comprensivo, Massimo Fabrizi, ad annunciare: «Ogni anno, nell’anniversario del 3 marzo, ricorderemo Irene con una giornata di letture legate al tema della disabilità». Ha raccontato ancora mamma Emanuela: «Irene non mi aveva mai chiesto perché lei dovesse stare su una sedia a rotelle. Un giorno è venuta da me e mi ha detto di aver trovato la risposta da sola, nel libro dei perché. Se l’era cercata e trovata la risposta che voleva». All’ingresso della biblioteca, ad omaggiare la figura di Irene ci sono una targa - «L’unica disabilità è quella del cuore» - e un bel murales realizzato dall’artista Andrea Marconi, che raffigura la piccola e il suo rapporto coi libri e col mondo. Come hanno ricordato nel corso della cerimonia bimbi e bimbe della Garibaldi, recitando un brano dedicato al tema della lettura e nei disegni con cui hanno decorato la sala.  Proprio a nome di Irene, le insegnanti della Garibaldi hanno eseguito il primo prestito librario, con un volume consegnato ai familiari. A tagliare il nastro, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, accompagnato dall’assessora Emanuela Marguccio. «Ricordare sembra voler parlare di qualcosa che non c’è più e invece credo – ha detto Fiordelmondo – che sia al presente che si deve parlare di Irene e del suo talento, quello con cui ci ha insegnato che la vita, la felicità, sognare sono importanti. Irene vive e continua a vivere in questa scuola».

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