Recanati, avanza il restauro per casa Leopardi: «Lavori a crepe, stucchi e pavimenti»

Recanati, avanza il restauro per casa Leopardi: «Lavori a crepe, stucchi e pavimenti»
Recanati, avanza il restauro per casa Leopardi: «Lavori a crepe, stucchi e pavimenti»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 07:28

RECANATI Le stanze di casa Leopardi sospese nel tempo che le riporterà al nuovo splendore. Svuotate degli arredi - ma sempre cariche di quel patos che riporta ogni visitatore indietro nel tempo, quando il giovane poeta si dedicava alle sudate carte - sono al centro dei lavori di restauro che interessano principalmente la biblioteca e le stanze attigue. La struttura è infatti chiusa al pubblico dallo scorso 8 gennaio e lo rimarrà fino alla fine di febbraio. Ma la data certa della riapertura non è ancora stata resa nota. Un intervento necessario sia a livello strutturale che pittorico, ma che non prevede comunque l’apertura al pubblico di nuovi spazi.

L’intervento

A illustrare i lavori - lasciando un velo di mistero per stuzzicare la curiosità dei futuri visitatori - è la contessa Olimpia Leopardi: «Sono spazi che necessitano di essere sistemati - dice -.

Soprattutto la biblioteca tanto cara al poeta. Abbiamo quindi deciso di approfittare di un periodo di chiusura e metter mano a tutto ciò che ne aveva bisogno. Parliamo di piccole crepe, qualche pavimento, stucchi. Non ci dimentichiamo che una chiusura generale per questo tipo di ritocchi non era mai stata fatta».

I segni del tempo, che nelle strutture come quelle di casa Leopardi rappresentano un valore aggiunto, debbono comunque essere manutenuti: «Finora abbiamo sempre lavorato cercando di non bloccare il flusso turistico, ma in questo caso non potevamo. Abbiamo anche pensato che, se ci sarà bisogno, potremmo chiudere un paio di settimane all’anno per la manutenzione. Ogni volta che passavo in quelle sale mi rendevo conto della necessità degli interventi, così abbiamo optato per una chiusura al pubblico per permettere di svolgere tutte le necessarie operazioni in sicurezza. Sono certa che i risultati di queste opere di restauro e conservazione saranno decisamente apprezzati: sebbene siano ritocchi non passano inosservati quando fatti nella totalità delle stanze».

La riapertura non ha ancora una data certa: «Sicuramente per fine febbraio, non appena lo sapremo con certezza renderemo nota la data. Per esperienza, intervenire in luoghi che vantano una storia plurisecolare come palazzo Leopardi, riserva sempre delle sorprese; non abbiamo ancora voluto rendere nota una data di apertura proprio per questa ragione». Intanto arrivano già le prenotazioni per le visite scolastiche della primavera: «È grazie ai turisti - precisa Olimpia Leopardi - che sono possibili questi lavori di manutenzione. Non si tratta, infatti, di contributi pubblici o bonus, Casa Leopardi finanzia le opere dai proventi delle visite; è proprio l’affetto dei visitatori che ci permette di conservare al meglio un bene così prezioso».

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