CORRIDONIA Lavoro e calcio. Sono le due grandi passioni che hanno segnato la vita di Fernando Serafini, 76 anni, deceduto ieri notte al Santo Stefano di Porto Potenza. Era ricoverato dalla scorsa estate all’istituto medico per i postumi di un forte colpo alla testa rimediato in casa per un banale incidente domestico: un calvario dal quale non è più uscito. Serafini era conosciutissimo in città, sia per la sua attività di imprenditore alla guida del calzaturificio Luifer, che aveva lasciato dopo essere andato in pensione, sia per aver fondato e guidato a lungo il San Claudio Calcio, società della quale era stato tra i fondatori nel 1975 e all’interno della quale, quasi 50 anni dopo, ricopriva la carica di vicepresidente.
Il ricordo
Toccante il saluto del club affidato ai social: «Ci hai regalato un sogno che continuerà in eterno – scrive il San Claudio Calcio –. Il pallone che ci hai donato con amore non si fermerà, continuerà a ruzzolare ogni qualvolta una bambina, un ragazzo o un giocatore darà un calcio e colorerà il prato del campo sportivo con il rosso e il blu.