Starship di SpaceX di Elon Musk pronta al decollo: la Luna e Marte saranno più vicini alla Terra e ai terrestri da lunedì 17 aprile, diretta dalle 13 alle 15.30 (ora italiana), per quello che sarà il primo tentativo di mandare in orbita il razzo più alto e più potente di sempre. Ieri sera, dopo accertamenti durati oltre un anno e mezzo, la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha concesso la licenzia provvisoria per il lancio del missile con cui Musk punta a sbarcare sulla Luna nell'ambito del programma Artemis e quindi a raggiungere Marte per colonizzarlo, prospettiva affascinante e pure un po' inquietante. I volontari, a ogni modo, non mancano. Musk non sta nella pelle e twitta la sua felice emozione: ha definitivamente vinto la gara con Jeff Bezos (Amazon e Blue Origin) su chi ha costruito il razzo più grande ed è diventato partner insostituibile per la Nasa che non può permettersi di fallire più tanto lancio dopo lancio perché impiega soldi pubblici. Musk invece attinge alle sue casse, rifornite (o alleggerite a seconda dei momenti) anche da Tesla e Tweet, e può superare i fallimenti inevitabili quando si cerca di mettere a punto un sistema mai costruito prima. Ogni lancio, per dire, costa due milioni di dollari
Targeting as soon as Monday, April 17 for the first flight test of a fully integrated Starship and Super Heavy rocket from Starbase in Texas → https://t.co/bJFjLCiTbK pic.twitter.com/Ry25Uuvknh
— SpaceX (@SpaceX) April 14, 2023
Starship, missile di lucente acciaio tirato a specchio alto 120 metri (10 metri in più dell'attuale primatista Saturn V delle missioni Apollo) e con diametro di 9 metri, è il razzo più potente della storia: grazie a 33 motori Raptor II a metano e ossigeno liquido disposti su tre cerchi che generano quasi 7,5 milioni di chilogrammi di spinta, toglierà il record allo Space Launch System (Sls) della Nasa che ha debuttato a novembre 2022 nella missione lunare Artemis 1 e che, al momento del lancio, produce quasi 4 milioni di chilogrammi di spinta. La scorsa settimana i tecnici della SpaceX hanno assemblato fra le paludi della base di Boca Chica nel sud del Texas il razzo a due stadi riutilizzabili, altro strabiliante atout della compagnia di Elon Musk.
Se le condizioni meteo autorizzeranno questo primo volo di prova si accenderanno i 33 motori del primo stadio del Super Heavy (Booster 7) e il secondo stadio-navicella-astronave Starship 24.
Se tutto va secondo i piani, Booster 7 atterrerà nel Golfo del Messico a circa 20 miglia (32 chilometri) dalla costa del Texas circa otto minuti dopo il decollo. La nave 24, nel frattempo, continuerà a volare, effettuando un giro parziale della Terra prima di scendere dopo circa un'ora nell'Oceano Pacifico vicino alle Hawaii.
Come si arriva a un razzo alto 120 metri?
Il primo stadio è chiamato Super Heavy ed è alto 70 metri. E' costruito in acciaio per per essere riutilizzabile più volte ed è spinto da 33 motori Raptor II. A secco pesa circa 200 tonnellate. Il secondo è la navicella Starship, sempre in metallo lucente: è alta 50 metri (ma i nuovi modelli saranno 10 metri più lunghi) e ha un diametro di 9 metri. Conta su 6 motori Raptor II e i suoi serbatoi di metano e ossigeno liquido possono essere riforniti nello spazio. Una versione di questa astronave è destinata anche ad allunare. A secco pesa circa 100 tonnellate e offre locali pressurizzati, ovvero abitabili, valutati in 100 metri cubi, questo quando la Iss arriva a 80 metri cubi ospitando al più 11 astronauti. Ora Musk dice che sulla Starship potranno viaggiare verso la Luna e poi verso Marte fino a 100 persone. Un po' strette, ma è chiaro che per adesso SpaceX è concentrata soprattutto sui sistemi di decollo e volo, per gli "interni" della navicella c'è tempo.