Lo scialpinismo estremo sulle belle Alpi di Lyngen dove si incontrano Svezia, Finlandia e Norvegia

La meta Il Jiehkkevárri di 1833 metri è la vetta più alta della contea di Troms a pochi chilometri del punto

La meta. Il Jiehkkevárri di 1833 metri è la vetta più alta della contea di Troms a pochi chilometri del punto
La meta. Il Jiehkkevárri di 1833 metri è la vetta più alta della contea di Troms a pochi chilometri del punto
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 12:54

Il Jiehkkevárri (1.833 metri) è la vetta più alta della contea di Troms nelle Alpi di Lyngen a pochi chilometri del punto dove si incontrano Svezia, Finlandia e Norvegia, i tre confini più settentrionali al mondo. Già dal nome, promette di essere una meta sci molto speciale. 

Quiete e calma

In antico norvegese Lyngen significa quiete e calma. Uno status che sicuramente ha condizionato la scelta degli abitanti di ridurre l’impatto ambientale del turismo nonostante il successo dei fiordi del 66esimo parallelo come destinazione turistica. Dal 2004, pilotano tutte le loro politiche e azioni per mantenere la certificazione di “Destinazione Sostenibile” che le aiuta a preservare la bellezza dei loro paesaggi. Dal punto di vista degli sport invernali, grazie alla combinazione unica di pareti ripide e della prossimità ai fiordi, le Alpi di Lyngen offrono condizioni di innevamento perfette e si annoverano tra i siti migliori al mondo per lo sci fuori pista, lo scialpinismo e l’arrampicata su ghiaccio. Ma se le vette sono una destinazione paradiso riservate ad alpinisti esperti e sciatori estremi, i pendii più bassi e più dolci sono perfetti per lo sci di discesa, di fondo, lo sleddog o anche slitte trainate dalle renne, gite per osservare l’aurora boreale e safari per vedere le balene. Pittoreschi, i villaggi costieri della penisola di Lyngen offrono viste spettacolari e visite culturali interessanti.

Come l'incantevole villaggio di Lyngseidet che ospita molti edifici antichi, tra cui la chiesa di Lyngen, costruita nel 1740; il Giardino botanico artico-alpino (Botaniske Hage) che si concentra sulle specie invernali e ha una sezione dedicata allo splendido papavero blu tibetano ed è ideale per gli appassionati di fotografia; la modernissima Cattedrale Artica (Chiesa di Tromsdalen); la salita panoramica con la funivia di Fjellheisen.

La distilleria del Nord

A Årøybukt è possibile visitare Aurora Spirit Distillery o la distilleria di whiky più al nord del mondo. Ma quest’angolo offre anche, per chi sa cogliere l’opportunità, uno spaccato sulla cultura materiale che, per secoli, ha plasmato la storia di questa comunità. Una società particolare perché in questa regione convivono tuttora tre popoli: Norvegesi, Sami e Kven. Da vedere il Centro dei popoli nordici, che illustra la cultura della popolazione indigena dei Sami. Particolarmente affascinante la loro mitologia. Da provare, il tour immersivo nella loro cultura con partenza da Tromsø. La città che ospita l’aeroporto perno del viaggio da dove si vede, atterrando, il circolo polare artico essendo a soli 350 km. Con i suoi 50 mila abitanti, si tratta di una piccola metropoli che offre tante soluzioni di pernottamento. Dal chalet all’hotel, dai campeggi ai rorbu, le tradizionali casette dei pescatori. La destinazione è altrettanto speciale se non ancora più affascinante d’estate.

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