Isabel Mule, travel creator a 23 anni: «Faccio 30 viaggi l'anno. I guadagni? Anche 10mila euro al mese»

Isabel è originaria dei Castelli Romani, ma passa gran parte del suo tempo in giro per il mondo

Isabel Mule: «Faccio 30 viaggi l'anno. I guadagni? Anche 10mila euro al mese». La 23enne: ecco come la mia passione è diventata un lavoro
Isabel Mule: «Faccio 30 viaggi l'anno. I guadagni? Anche 10mila euro al mese». La 23enne: ecco come la mia passione è diventata un lavoro
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Domenica 29 Ottobre 2023, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 01:35

Isabel Mule ha 23 anni, ma ha già visto mezzo mondo. Viaggiare è la sua passione, ma anche il suo lavoro. È una travel creator. Vive ai Castelli Romani e studia a Roma, ma parte spesso. Di recente, è tornata dall'Australia. «Un altro mondo, soprattutto per il rapporto che gli australiani hanno con la natura», dice. La sua pagina Travel Curiosity su Instagram ha oltre 200mila follower. Durante i suoi viaggi, è ospitata da enti del turismo o brand che la pagano per realizzare video creativi. «Si possono gudagnare anche 10mila euro al mese», spiega. Insomma, il suo è il lavoro dei sogni. Ma come si crea un business del genere? «Ho iniziato per gioco, ma servono tanta creatività e originalità. Faccio 20 o 30 viaggi al giorno». 

Come è nata l’idea di “Travel curiosity”?
L’idea della mia pagina social Travel Curiosity è nata per gioco. È iniziato tutto due anni fa, quando tutti i weekend portavo il mio ragazzo a visitare musei, mostre e luoghi particolari a Roma (e dintorni) lontani dal turismo di massa.

Lui studiava un corso di Digital Marketing, mentre io avevo appena iniziato la facoltà di Comunicazione Pubblica e D’Impresa alla Sapienza. È lui che mi ha spronato ad aprire la pagina su Instagram e iniziare a condividere consigli su luoghi insoliti ed esperienze da provare in Italia. Io dicevo che non l’avrei mai fatto, per me era un po’ ridicolo e imbarazzante condividere i miei consigli, ero convinta che a nessuno interessassero. Poi è successo l’impensabile: il primo video che ho pubblicato ha raggiunto circa 150 mila visualizzazioni e lì ho capito che dovevo continuare. Il nome che ho scelto, cioè Travel Curiosity, riassume quello che sono da sempre: sin da piccola una persona curiosa, affamata della conoscenza e della vita, e appassionata di viaggi. 

Per lavoro viaggi e giri il mondo, tanti tuoi coetanei sognano lo stesso percorso. Come si crea un business del genere partendo da zero e quali sono le difficoltà maggiori che hai trovato?
Ricevo ogni giorno domande su come diventare Travel Creator e credo che il miglior modo per creare questo business da zero sia: essere autentici, condividere il nostro filtro, il nostro modo di vedere le cose, raccontare le nostre esperienze di viaggio attraverso le nostre emozioni e rimanere se stessi e originali, in un mondo digitale dove sta diventando sempre più monotono e anche competitivo. Le sfide più grandi da affrontare sono sicuramente: la paura di esporre la propria vita, mantenere costante la pubblicazione dei contenuti, superare la cruda realtà dei commenti inevitabili degli haters e nonostante tutto non farsi inquinare da nessuno, tenere vivo l’entusiasmo e stimolare sempre la propria creatività.

Quando hai capito che questo progetto potesse diventare il tuo lavoro? 
Quando ho iniziato a ricevere le prime collaborazioni retribuite da parte di Enti del Turismo che mi proponevano di viaggiare per promuovere destinazioni particolari e brand che riconoscevano il valore e la qualità dei miei contenuti video e mi chiedevano di promuovere i loro prodotti mentre ero in viaggio. 

Quanto si guadagna in media lavorando da professionisti in questo settore ancora “giovane”? E qual è la tua routine? 
Il guadagno medio per i professionisti in questo settore varia e dipende da tanti fattori tra cui la costanza, la qualità e la creativitá, i dati statistici dei tuoi profili social. Lavoro praticamente tutti i giorni.

Come organizzi un nuovo viaggio?
Prima di visitare un Paese faccio tante ricerche online per contattare guide local a cui chiedere consigli su esperienze da provare e generalmente tendo a perdermi più che a seguire Google Maps o gli itinerari che trovo. La mia curiosità per le piccole cose mi porta a scoprire questi tesori nascosti, a chiedermi perché nessuno li conosce e cosi mi piace divulgare le bellezze che visito, perché sono queste che possono avere un impatto forte nella nostra vita.

Quando in Italia parli del tuo lavoro, soprattutto alla generazione dei tuoi genitori, senti dei pregiudizi e dello scetticismo o credi che il pensiero sui lavoratori dei social (influencer o creator che siano) si stia evolvendo?
Sì, credo che il pensiero sugli influencer e creator si sta evolvendo in Italia, ma è molto graduale e richiederà del tempo prima che diventi la normalità per tutti

Tornando in Italia da un viaggio, hai mai pensato “ecco, su questa cosa siamo ancora indietro”? E se sì, su cosa?
C’è stato un momento in cui l’ho pensato tantissimo. Quando sono tornata dal mio ultimo viaggio in Australia sono rimasta molto colpita dal forte e solido legame che hanno gli australiani nei confronti della natura. Mi piacerebbe vedere una simile valorizzazione anche in Italia, considerando che viviamo in uno dei posti più belli al mondo.

Pensi che un giorno ti fermerai per farti una famiglia oppure no?
Se un giorno avrò una famiglia, continuerò a spostarmi ed esplorare il mondo insieme ai miei figli. l viaggio non sarà mai un limite o un ostacolo per me.

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