Il Premio bollicine di Verdicchio cresce e il Brut metodo classico di Verdicchio diviene una realtà infinita. Così si è detto aprendo l’edizione 2024 del premio dedicato alle “bollicine” ricavate da uno dei vini più buoni che da secoli arricchisce tavole e palati. Premio andato, come già avvenne nell’edizione 2022, all’azienda Finocchi viticoltori di Staffolo, dopo un testa a testa con altre dodici importanti aziende agrarie, durato fino all’ultimo momento.
«Sono arrivati tutti insieme», ha detto Maurizio Ricci, presidente dell’Associazione Amici del Verdicchio, «solo una minima differenza ha fatto pendere la bilancia verso l’Azienda Finocchi. Per me hanno vinto tutti». C’è voluta una lunghissima selezione avvenuta in precedenza fra le 13 aziende, tutte premiate.
La cerimonia
Presenti, alla cerimonia al Circolo Cittadino di Jesi, il delegato regionale scuola europea Sommelier, Alessandro Calabrese, alcune istituzioni regionali (i consiglieri Carlo Ciccioli e Lindita Elezi, l’assessore Alessandro Tesei per il Comune di Jesi, il sindaco di Staffolo Sauro Ragni) e tantissimo pubblico. Ha ritirato il premio (una bellissima scultura dell’artista Ermenegildo Pannocchia) Marco Finocchi, che ancora una volta con la sua azienda ha espresso il miglior Verdicchio metodo classico. Come sarà il futuro delle “bollicine di Verdicchio”. Il presidente dell’Associazione Amici del Verdicchio, il dottor Maurizio Ricci, lo ha definito radioso. Perché «questo nostro prodotto Brut, metodo classico, è ottimo, sta già conquistando mercati e posizioni importanti grazie anche alla nostra attività di stimolo ai produttori. La crescita, qualitativamente e quantitativamente, è esponenziale. In alcune competizioni nazionali si narra che il nostro prodotto sia addirittura stato giudicato di qualità migliore della cosiddetta concorrenza. Il futuro è solo ottimo».
La lotta
Certo, la “lotta” con regioni che hanno zone di produzione che negli ultimi anni si sono ampiamente allargate, con numeri significativi, sembra improba. «Bisogna considerare che delle tante cantine che producono vino Verdicchio, solo una stretta minoranza produce questa tipologia di metodo classico.
Il vincitore
Marco Finocchi, pronto al brindisi, ha definito il suo prodotto «un vino tipico, così l’abbiamo concepito e così deve essere considerato anche per il futuro. Le nostre caratteristiche tradizionali derivano dal territorio di Staffolo, località Salmagina, un luogo ed una terra classica, meravigliosi. Lo spumante Brut lo facciamo a dosaggio zero, cioè caratteristiche specifiche di quel vitigno, trentasei mesi sui lieviti con uva al cento per cento Verdicchio. Abbiamo realizzato un prodotto tradizionale e tipico. Questa è la nostra forza». La conduttrice Selena Abatelli l’ha definito “bollicinoso”, i due musicisti, Susanna Amicucci e Giacomo Coltorti hanno dato quel tocco di classe musicale che non guasta mai. Appuntamento con tutti alla prossima premiazione delle Bollicine di Verdicchio. Già il presidente Maurizio Ricci ci sta lavorando.