"24 sguardi non umani" il paradosso di Possenti. Fino a domenica a Sassoferrato nell'ambito di "Natura Art Park"

"24 sguardi non umani" il paradosso di Possenti. Fino a domenica a Sassoferrato nell'ambito di "Natura Art Park"
"24 sguardi non umani" il paradosso di Possenti. Fino a domenica a Sassoferrato nell'ambito di "Natura Art Park"
di Véronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Giugno 2023, 09:28

SASSOFERRATO- Contaminare per ottenere nuove ed inattese dinamiche sinergie è la formula multistrato di una mostra al Mam's di Sassoferrato che chiude domenica 18 giugno senza proroga. Sovrappone varie intelligenti dimensioni tutte da esplorare. Innanzitutto, come evento di sperimentazione artistica e culturale. Perché si svolge nel quadro della terza edizione di "NaturArt Park, la natura ad Opera d'arte", ed è promossa dall'Unione montana Esino-Frasassi con lo scopo di arricchire il patrimonio del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi coinvolgendo artisti che fanno della natura lo strumento, lo spazio e l'oggetto della propria creazione artistica.

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La passione e il talento

La mostra si concentra sull'artista Lorenzo Possenti.

Un laureato in Scienze naturali che unisce la sua passione per l'entomologia al talento artistico e durante gli ultimi 25 anni ha scolpito animali e realizzato mostre itineranti per musei di tutto il mondo. Iperrealista della natura, i suoi lavori certosini spiccano per i loro dettagli. Usa tutti i materiali e domina tutte le tecniche e, a Sassoferrato, espone "24 sguardi non umani". Delle opere realizzate a inchiostro su cartonlegno di betulla, materiale compatto, prodotto senza ausilio di collanti, la cui qualità è di assorbire il tratto grafico in modo omogeneo con la tecnica fumettistica che domina fino a consentirgli di calamitare l'attenzione concentrandosi sugli occhi. «La domanda di Possenti - osserva il curatore della mostra Andrea Baffoni - è: "Che cosa ci rende umani?". La risposta è lasciata all'osservatore che, nella provocazione artistica, si ritrova faccia a faccia con questi sguardi, la cui forza penetrante è non meno umana. Ogni animale è simbolo di virtù non corrotta da sovrastrutture. La perdita - conclude - di umanità nei mesi della pandemia ha quindi spinto l'artista a recuperare il senso dell'umano nel paradosso secondo cui, in un tempo in cui l'umanità ha perso il contatto con la natura, gli animali divengono maestri di vita costringendo l'uomo a guardarsi allo specchio per scoprire che l'unica vera bestia da cui proteggersi rimane se stesso».

La contaminazione

La mostra trae inoltre un'ulteriore risvolto dalla contaminazione tra l'artista ospite con le opere del Mam's Galleria d'arte contemporanea di Sassoferrato. «Il tema - spiega Baffoni - resta quello della natura e, in particolare, del mondo animale, ma a tale obiettivo si è unita la volontà di riscoprire opere esposte e anche inedite, ossia attualmente conservate nei depositi museali». In correlazione, il curatore ha scelto nove opere di cui sei mai esposte firmate da Severino Braccialarghe Giuliano Giuliani, Manuela Cerolini, Paolo Marazzi, Franco Campagnari e Claudio Clementi. Altra contaminazione, infine, è l'opera di Alessandro Marrone "Trasmutazione", presentata nell'edizione 2021 di NaturArt Park, riproposta nel chiostro di Palazzo degli Scalzi come monito di rinascita e speranza. La scultura emerge infatti dalle macerie dell'alluvione, e rinnova l'auspicio di ripresa e con esso l'assunzione di responsabilità affinché il genere umano riconosca il valore dell'ambiente.
Fino al 18 giugno, Sassoferrato, Palazzo degli Scalzi, Piazza Gramsci. Aperto sabato, domenica e festivi 15.30 - 18.30. Info 349 9090348/0732956257.

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