Ancona, Risiko dei trasferimenti per il restyling al Mercato delle Erbe: bancarelle in corso Garibaldi

Risiko dei trasferimenti per il restyling in Piazza delle Erbe: bancarelle in corso Garibaldi
Risiko dei trasferimenti per il restyling in Piazza delle Erbe: bancarelle in corso Garibaldi
di Michele Roccchetti
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 09:40

ANCONA - Il risiko dei trasferimenti è ancora tutto da definire. E questa è la settimana cruciale. I lavori per il restyling da 5,7 milioni di euro (garantiti dal Pnrr) del Mercato delle Erbe - da completare entro il giugno 2026 - scatteranno tra gennaio e febbraio. Ma prima c’è da risolvere il nodo dei traslochi. Su due fronti.

Da un lato, gli ambulanti di corso Mazzini, visto che lì bisognerà fare spazio al transito dei mezzi e delle maestranze. Il Comune ha proposto piazza Roma, ma i diretti interessati preferirebbero corso Garibaldi: in settimana ci sarà l’incontro decisivo, probabile che prevalga la seconda ipotesi, anche se significa impegnare la principale via dello shopping con le bancarelle per almeno un paio d’anni. «In ogni caso, andranno messe delle regole», puntualizza l’assessore Stefano Tombolini. 

Il layout

Quanto agli operatori del mercato coperto, hanno appena ricevuto il layout ipotizzato dal Comune, su cui ora sono chiamati ad esprimersi. Devono scegliere: restare all’interno della struttura durante i lavori oppure accettare il trasferimento negli spazi individuati dall’amministrazione comunale. Per formaggerie, macellerie e panetteria, tali spazi sarebbero quelli dell’ex centro di preparazione della Bontà delle Marche in via Magenta e di un locale attiguo in cui troverebbe posto il bar, per un totale di 450 mq. Di buono hanno il fatto di essere proprio sopra il Mercato delle Erbe: un punto a favore per non perdere i clienti fissi. I banchi di ortofrutta, invece, resteranno in ogni caso all’interno del market: verrebbero spostati sul ballatoio al primo piano, adeguatamente isolato, cui si accederebbe da via Magenta. Infine, la proposta distributiva prevede che i banchi del pesce e dello stoccafisso vengano raggruppati in un tunnel centrale che verrebbe realizzato con una doppia struttura in cartongesso, delle dimensioni di 9x25 metri. L’alternativa per tutti? Restare all’interno del Mercato delle Erbe durante i lavori, ma con evidenti criticità: sebbene in questo caso si procederebbe a stralci e l’area del cantiere verrebbe di volta in volta isolata per evitare la contaminazione tra mercanzia e polvere, arriverebbe comunque il momento in cui ogni attività sarebbe costretta a chiudere o a trasferirsi per il tempo necessario ad eseguire le opere sul proprio lato. Eppure alcuni operatori non sono del tutto convinti di traslocare. «Sono favorevole a spostarci in via Magenta – dice Samanta Masini dell’omonima formaggeria – perché per noi sarebbe l’occasione per fare dei lavori interni al negozio. Però capisco che il trasloco può risultare scomodo a chi non ha la nostra stessa esigenza». «Per noi rimanere vicino alle altre attività è fondamentale – sostiene Massimo Bartolini -. Chi viene a comprare al mercato la carne o il pesce, poi viene da me a prendere gli odori». Il Comune ora aspetta risposte. «L’ultima parola spetta agli operatori – dice l’assessore Tombolini -, perché non intendiamo prendere decisioni che non siano condivise. Certo, se i commercianti si trasferissero il lavoro risulterebbe più agevole e anche loro avrebbero minori disagi». Tra l’altro il costo dei traslochi, circa 350 mila euro, sarebbe coperto dal Comune con le risorse risparmiate dal ribasso d’asta.

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