ANCONA - «Lascerete al futuro sindaco un fardello pesante perché mancano i finanziamenti per questa maxi opera», avvertiva il centrodestra in tempi di campagna elettorale, mentre la giunta Mancinelli celebrava l’abbattimento dei primi caseggiati abbandonati, momento iconico immortalato in una foto di gruppo con le ruspe alle spalle. A distanza di mesi la situazione è cambiata di poco in piazza d’Armi. La prima tranche di demolizioni è stata completata, ma i famosi parcheggi provvisori non sono stati realizzati e, soprattutto, non si è mosso più nulla per un inghippo burocratico.
L’appello
La ditta seconda classificata nella gara che riguarda il primo lotto di lavori da 7,3 milioni (la costruzione vera e propria del mercato coperto da 2mila mq nell’area dell’ex campo sportivo) si è vista respingere il ricorso al Tar, che ha bocciato la richiesta di sospensiva - congelando di fatto il cantiere - ma non molla.
Le risorse da trovare
I problemi verranno con i lotti successivi, per i quali la giunta Silvetti dovrà dimostrarsi brava ad intercettare risorse, al momento non previste. Già per il secondo step occorrerà sborsare 5,7 milioni per realizzare la nuova piazza, con una viabilità rivoluzionata tra via Cristoforo Colombo e via della Marina, una rotatoria e un terminal dei bus che sarà l’alter ego a sud dell’autostazione Verrocchio. Fondi che non sono stati neppure inseriti nella programmazione 2024. La terza tranche di lavori richiederà un impegno di 1,2 milioni di euro per realizzare il parcheggio da circa 700 posti auto a monte di via della Montagnola e nell’area a nord del park della Marina Militare. Poco meno di 700mila euro occorreranno, infine, per realizzare l’altro parcheggio a livello di via della Montagnola, nei pressi del distributore di benzina, per intenderci.
Il cronoprogramma? È tutto da definire. I tempi stimati dall’Amministrazione Mancinelli, con un certo ottimismo, erano di 2 anni e mezzo per il primo lotto, altri 2 anni per fare vita alla nuova piazza d’Armi e 12 mesi per la sistemazione dei parcheggi. Ma fare previsioni è azzardato. Basti pensare a come è partito il cantiere per il nuovo mercato coperto: con un ricorso che l’ha bloccato per mesi.