FERMO Le bellezze di Firenze ancora negli occhi, l’attesa per le Cinque Terre affacciate sul mare della Liguria. Poi, all’improvviso, il buio. Una notte di timori e dolori, le corse frenetiche all’ospedale. Un bollettino allarmante: in tutto 17 ragazzi finiti in osservazione all’ospedale di Pescia più una professoressa: 12 di loro sono stati dimessi nel pomeriggio di ieri e trasportati in albergo. «Un incubo, ma finalmente stiamo uscendo dal tunnel», commentano. Ieri sera l’unico ragazzo ad avere ancora problemi è stato trasferito a Medicina con la febbre a 39. È il bilancio della disavventura vissuta da alunni e prof dell’Itet Carducci-Galilei a Montecatini Terme durante una gita fra Toscana e Liguria. Ieri sarebbero dovuti andare a Pisa, oggi le Cinque Terre. Invece la maggioranza di loro, in tutto 30 studenti, ieri sera era già a Fermo: il gruppo è tornato in città, accolto dalle famiglie e dal vicepreside Piero Mennò.
I fatti
L’allarme è stato lanciato subito dopo la cena in albergo, quando i primi ragazzi hanno iniziato a sentirsi male.
«La priorità - rimarca - è stare vicini ai nostri ragazzi. Per fortuna non stanno malissimo». Quella di Montecatini, centro famoso per le terme e il numero sterminato di alberghi, era una tappa interlocutoria in attesa di puntare verso la costa, con ulteriori passaggi a La Spezia e Siena. La stessa dirigente sottolinea come i soccorsi siano stati tempestivi, tanto che la centrale del 118 Pistoia-Empoli ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri: oltre a Pescia, Lucca, Prato, Empoli, Firenze, Prato e Pistoia.
Gli accertamenti
In moto il Dipartimento di Prevenzione che ha avviato l'inchiesta epidemiologica sull’intossicazione. A tavola il menù era tortellini con la panna, carne e dolce alla crema. «È stato male soprattutto chi ha mangiato la carne», raccontano i ragazzi appena scesi dal pullman a Fermo. Ma gli accertamenti sono in corso.