Fermo, raffica di malori in gita dopo la cena: in ospedale 17 alunni con una prof

Allarme a Montecatini per l’Itet-Carducci di Fermo, ieri sera in 5 ancora sotto osservazione

Raffica di malori in gita dopo la cena: in ospedale 17 alunni con una prof
Raffica di malori in gita dopo la cena: in ospedale 17 alunni con una prof
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Sabato 6 Aprile 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 21:14

FERMO Le bellezze di Firenze ancora negli occhi, l’attesa per le Cinque Terre affacciate sul mare della Liguria. Poi, all’improvviso, il buio. Una notte di timori e dolori, le corse frenetiche all’ospedale. Un bollettino allarmante: in tutto 17 ragazzi finiti in osservazione all’ospedale di Pescia più una professoressa: 12 di loro sono stati dimessi nel pomeriggio di ieri e trasportati in albergo. «Un incubo, ma finalmente stiamo uscendo dal tunnel», commentano. Ieri sera l’unico ragazzo ad avere ancora problemi è stato trasferito a Medicina con la febbre a 39. È il bilancio della disavventura vissuta da alunni e prof dell’Itet Carducci-Galilei a Montecatini Terme durante una gita fra Toscana e Liguria. Ieri sarebbero dovuti andare a Pisa, oggi le Cinque Terre. Invece la maggioranza di loro, in tutto 30 studenti, ieri sera era già a Fermo: il gruppo è tornato in città, accolto dalle famiglie e dal vicepreside Piero Mennò.

I fatti

L’allarme è stato lanciato subito dopo la cena in albergo, quando i primi ragazzi hanno iniziato a sentirsi male.

Vomito, diarrea, in alcuni casi la febbre: disturbi gastrointestinali collegabili a un’intossicazione alimentare. A mano a mano le richieste di aiuto sono rimbalzate da un tavolo all’altro, telefonate su telefonate con le prime ambulanze che hanno iniziato a trasportare gli alunni negli ospedali più vicini. Erano partiti da Fermo 47 studenti, accompagnati da 3 professori, del III e IV anno Turistico e Relazioni internazionali, di cui 17 vittime dei sintomi e portati al pronto soccorso. Sono stati loro, insieme alla prof fermana e una dipendente dell'albergo, i primi a chiedere aiuto. Poi, a mano a mano, l’allarme si è allargato, in particolare con un nutrito gruppo di una scolaresca serba di 33 persone. La dirigente Cristina Corradini, appena saputa la notizia, è corsa in Toscana, organizzando sia il rientro anticipato del gruppo senza sintomi, che il pernottamento di chi è stato dimesso ieri.

«La priorità - rimarca - è stare vicini ai nostri ragazzi. Per fortuna non stanno malissimo». Quella di Montecatini, centro famoso per le terme e il numero sterminato di alberghi, era una tappa interlocutoria in attesa di puntare verso la costa, con ulteriori passaggi a La Spezia e Siena. La stessa dirigente sottolinea come i soccorsi siano stati tempestivi, tanto che la centrale del 118 Pistoia-Empoli ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri: oltre a Pescia, Lucca, Prato, Empoli, Firenze, Prato e Pistoia.

Gli accertamenti

In moto il Dipartimento di Prevenzione che ha avviato l'inchiesta epidemiologica sull’intossicazione. A tavola il menù era tortellini con la panna, carne e dolce alla crema. «È stato male soprattutto chi ha mangiato la carne», raccontano i ragazzi appena scesi dal pullman a Fermo. Ma gli accertamenti sono in corso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA