La storia infinita della Fim, apertura del Comune di Porto Sant'Elpidio sulle nuove analisi

La storia infinita della Fim, apertura del Comune di Porto Sant'Elpidio sulle nuove analisi
La storia infinita della Fim, apertura del Comune di Porto Sant'Elpidio sulle nuove analisi
di Sonia Amaolo
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12:07

PORTO SANT'ELPIDIO Dibattito partecipato sulla Fim nella Commissione Lavori pubblici presieduta dal capogruppo del Laboratorio Civico Blu Gian Vittorio Battilà. Si chiedono nuove analisi integrative e c’è stata un’apertura da parte dell’amministrazione comunale, per andare incontro alle richieste della cittadinanza, a partire dalla minoranza che siede in Consiglio.

Nel dibattito che si è sviluppato martedì sera, alla Commissione indetta da Battilà, c'erano i capigruppo consiliari, la dirigente dei Lavori pubblici Giulia Catani, il sindaco Massimiliano Ciarpella e l’assessore Maria Laura Bracalente.

E’ stato un confronto utile, erano presenti anche Katia Fabiani e Mauro Pambianco delle associazioni ambientaliste.


I particolari


Catani ha parlato dell’accordo di programma, ci sono 18 mesi per eseguire il piano di indagini prima dell'ultima Conferenza dei servizi. Si tratta di presentare un nuovo progetto di bonifica per la Cattedrale ma in Commissione si è parlato anche di cubature previste: 33mila mq, di cui 23mila a destinazione residenziale, 5mila commerciale e 5mila artigianale. Queste previsioni vanno ridiscusse quando sarà chiarita la bonifica della vecchia fabbrica di concimi. Si è parlato anche di opere pubbliche previste: sottopasso e nuova viabilità, piazza a mare, della cessione della Palazzina uffici ristrutturata, bene di proprietà del Comune, e della pista ciclabile da 500mila euro. In quanto alla polizza fideiussoria scaduta, Battilà ha chiesto di rassicurazioni sul fatto che vengano ripresentate le polizze fideiussorie in sede di presentazione del progetto di bonifica.

Il terreno è bonificato per metà, restano un 50% e la zona della Cattedrale. A Battilà è parso strano che nessuno degli enti preposti abbia presentato le osservazioni sul piano di indagini presentato dalla proprietà e si è discusso sul punto con le associazioni ambientaliste, che sono interessate alla tutela ambientale. «C’è stata un’apertura, a parole, da parte dell’amministrazione – spiega Battilà – c’è l’intenzione del Comune a chiedere punti di campionamento aggiuntivi, non la modifica del piano indagini ma almeno tre punti prelievo in più rispetto ai 40 identificati dalla proprietà. Si tratta di misurare le pareti a un livello più alto e si potrebbe chiedere un'ulteriore prova in situ per capire, oltre al livello di contaminazione, il livello di pericolo per la salute e per l’ambiente». Il presidente della Commissione aggiunge che «è fondamentale togliersi qualsiasi dubbio per arrivare pronti all’ultima Conferenza dei servizi».


L’impegno


Rassicurazioni ci sono, si tratta di assecondare le richieste delle associazioni e recepire gli input che arrivano dalla Commissione. L’obiettivo è arrivare a sanare tutti i dubbi emersi in sede di dibattito. Positiva la partecipazione delle associazioni. Le integrazioni, essendo aggiuntive, possono essere richieste senza dover ricominciare l’iter da capo, assicura Battilà, che conclude «bene le commissioni, positivo il confronto, adesso vediamo se alle parole seguiranno i fatti». 

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