Lorenzo trovato morto in casa, il fratello non si dà pace: «Vogliamo la verità»

Lorenzo trovato morto in casa, il fratello non si dà pace: «Vogliamo la verità»
Lorenzo trovato morto in casa, il fratello non si dà pace: «Vogliamo la verità»
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Martedì 27 Dicembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:32

PORTO SANT’ELPIDIO  -S’infittisce il giallo sulla fine di Lorenzo D’Angelo, il ventiseienne trovato morto alle 2.30 di notte in un appartamento al ferro di cavallo in via Faleria, quartiere Faleriense. L’allarme alla centrale operativa del 118 è scattato il 19 dicembre e ha fatto piombare sul posto i soccorsi, Croce verde e carabinieri che indagano. Purtroppo però sono risultati vani i tentativi di rianimare il ragazzo, il cuore ha ceduto poco dopo in circostanze ancora da chiarire. E per questo motivo è stata disposta l’autopsia.  


La richiesta 


I familiari del ventiseienne, originario dei Castelli Romani vorrebbero capire le reali cause del decesso.

A parlare per i parenti è Davide, il fratello del giovane che nel 2016 si è trasferito in via Battisti a Porto Sant’Elpidio con la madre e la sorella, dopo il terremoto nell’alto maceratese. Davide vive a Roma e da tempo non vedeva il fratello ma all’obitorio l’altro giorno è rimasto impietrito: «Mio fratello era in condizioni pietose - dice - era pieno di lividi, aveva due tumefazioni su entrambi i lati della fronte, da un lato c’erano escoriazioni, aveva il naso rotto e ferite al mento, un livido sulla mano. Certe condizioni mi fanno pensare. Vorremmo sapere cosa è davvero successo quella notte. Se ci sono elementi che finora non sono emerso. Sono in corso le indagini e tutto è da verificare. Ci sono elementi che non conosciamo ma andremo avanti fino in fondo con i nostri avvocati. Le indagini sono aperte su ogni possibile via e intendiamo fare chiarezza sulla vicenda».

Il 23 dicembre si sono svolti i funerali. I famigliari non trovano una spiegazione logica per quelle ecchimosi. Potrebbero coincidere con una caduta al momento del malore? Al momento è difficile stabilirlo con esattezza . Inoltre Lorenzo era da solo prima di morire?


Il telefonino


I carabinieri, oltre al telefono cellulare e alle informazioni che possono passare per amici e conoscenti, potrebbero avvalersi delle testimonianze di qualcuno del posto. Qualcuno che potrebbe aver sentito dei rumori particolari in quell’appartamento e potrebbe fornire elementi utili a ricostruire la vicenda. Ad eseguire l’autopsia sono stati il medico legale Alessia Romanelli e il tossicologo Rino Froldi. Una siringa è stata sequestrata.

Intanto la Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo sulla morte del giovane. Del caso se ne occupa il sostituto procuratore, Marinella Bosi. La morte di Lorenzo D’Angelo ha destato vasta impressione nella comunità di Porto Sant’Elpidio che chiede di conoscere la verità sulla morte. I risultati dell’autopsia sono attesi entro sessanta giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA