Porto Sant'Elpidio, Piera Levi Montalcini
ospite speciale alla media Galilei

Porto Sant'Elpidio, Piera Levi Montalcini ospite speciale alla media Galilei
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Martedì 9 Giugno 2015, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 15:50

PORTO SANT'ELPIDIO - Piera Levi Montalcini, nipote di Rita Levi Montalcini, ha avuto forti parole di sostegno per gli studenti

La fondatrice e presidente dell'associazione di promozione sociale Levi Montalcini ha presenziato alla cerimonia di intitolazione a Rita Levi Montalcini dell'istituto comprensivo che da settembre 2014 porta il nome del premio Nobel per la Medicina: l'Isc comprende le scuole d'infanzia Aladino e Peter Pan, le elementari Pennesi, De Amicis e Collodi, la media Galilei.

La nipote della scienziata italiana ha svelato il dipinto realizzato dagli studenti che ritrae la donna che Primo Levi definì "una piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa".

Per l'occasione erano presenti 150 studenti della Galilei, le classi terze. All'ospite è stata consegnata la targa dall'alunno Alessandro Goretti, quindi sono stati eseguiti canti e letture dai ragazzi. Presenti il sindaco Nazareno Franchellucci, gli assessori Annalinda Pasquali, Monica Leoni, Peppino Buono. Il consigliere provinciale Stefano Pompozzi. Luigina Silvestri, dirigente dell’Isc, Carla Sagretti, dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale.

"Arte e scienza vanno di pari passo, perché la composizione artistica richiede fantasia, come la ricerca. Prima del metodo c'è l'intuizione che è arte anche quella", dice Piera Levi Montalcini ai ragazzi. Della famosa zia evidenzia: "Era una persona eccezionale, riusciva a stare con tutti, era riservata, non invadente, esigeva la sua autonomia. Quando le portavo le valigie, aveva più di 80 anni, mi diceva: non farlo, perché poi non sono più capace da sola e divento dipendente da te. L'insegnamento principale è: darsi una meta e raggiungerla. Mio padre era come lei, zia Paola era più artistica, zia Nina si è dedicata alla famiglia, ma in zia Rita c'era questa capacità di arrivare in fondo alle cose. Per me è un grande onere, oltre che onore, portare avanti quello che la zia ha fatto”.

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