Porto Sant'Elpidio, raid dei ladri vandali
Furti e danni, visitate Ecoline ed Adriamar

Alcuni dei danni prodotti dalla scorribanda dei ladri
Alcuni dei danni prodotti dalla scorribanda dei ladri
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Mercoledì 16 Settembre 2015, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 18:35
PORTO SANT'ELPIDIO - ​I ladri fanno il bis nella notte alla zona industriale Sud.

Doppietta di furti in due capannoni. Danni e razzie da Ecoline in via Dei Mestieri e da Adriamar in via dell'Informatica. Nel primo fabbricato si producono macchine professionali per la pulizia.



L'azienda, come altre nella zona, era già stata visitata dai ladri in passato. Nel fabbricato di via dell'Informatica, nuovo arrivo nella zona industriale Sud, si lavorano e commercializzano prodotti ittici freschi. Le due attività si trovano a Ovest dell'area industrializzata. Tra un capannone e l'altro c'è la campagna. Tanti sono stati i danni alle strutture. Danneggiamenti ancora da quantificare.



I delinquenti hanno fatto moldi danni e se ne sono andati con un bottino ancora da quantificare. Si sa che sono stati rubati soldi dalle macchine del caffè della Ecoline, gli spiccioli delle consumazioni. Per entrare in entrambe le aziende sono state utilizzate modalità simili: scavalcati cancelli e forzate porte d'ingresso.



Una volta dentro sono stati spaccati distributori automatici da una parte e aperte le celle frigorifere dall'altra. Tutto messo sottosopra, cassetti a terra e fogli sparpagliati ovunque. Piede di porco e cacciavite sono serviti a rompere e forzare le serrature.



Gli imprenditori della zona sono abituati a questi episodi che si registrano con frequenza. Titolare di Adriamar è Sara Benigni, donna battagliera che, riferendosi ai ladri, si lascia sfuggire: "Se li avessi colti a rubare li avrei messi a pulire il pesce". Un moto di rabbia più che comprensibile quando il rischio è che i prodotti alimentari nelle celle frigorifere siano andati in malora. Sarebbe un danno incalcolabile.



"Secondo me - dice l'imprenditrice - i furfanti hanno aspettato la nostra uscita dalla fabbrica. L'unica traccia che hanno lasciato sono le celle frigorifere che stamattina (ieri, ndr) abbiamo trovato aperte. Sono andata a vedere le registrazioni delle temperature all'interno delle celle e ho visto che erano salite - aggiunge la donna -. La sera prima ero uscita dall'azienda molto tardi, alle 22".



Sul bilancio: "stiamo quantificando i danni, cercando di capire cosa ci hanno rubato - spiega Benigni e continua - sono venuti la notte sbagliata. Noi facciamo i turni, potevano capitare con noi dentro". Per i ladri però quella era la notte giusta. Magari ci avevano preso la mira.



Massimo Projetti e Daniela Ciaffardoni, titolari di Ecoline, non vogliono parlare. L'azienda ha le telecamere che dovrebbero avere immortalato i balordi. "Anche due mesi fa avevamo subito un furto" si limita a dire il responsabile commerciale Giacomo Bracalente. Indagano i carabinieri.
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