PORTO SAN GIORGIO - Ci mancava la siringa ritrovata a terra fra i sedili. L’ultimo allarme è lanciato da Andrea Matè, dell’Usb di Fermo, e riguarda i bus della Steat che fanno la spola fra i paesi del Fermano. Un servizio nei mesi scorsi finito alla ribalta anche per le aggressioni e le minacce nei confronti degli autisti il cui lavoro sta diventando sempre più difficile. Guidare bene e affrontare le curve nella maniera giusta sta diventando quasi secondario rispetto ai problemi che sono costretti ad affrontare ogni giorno.
La segnalazione
La denuncia sul caso arriva corredata con tanto di foto. «Purtroppo - rimarca Matè - non bastavano gli schiamazzi, i litigi, i danneggiamenti ai mezzi, gli insulti al personale viaggiante e ad altri passeggeri; adesso, si è davvero superato il limite.
A quel punto il controllore ha evidenziato che senza un regolare biglietto non è possibile proseguire il viaggio. Dato che a bordo del pullman vi erano altri passeggeri, è stato contattato il 112, ma la pattuglia non è potuta intervenire poiché impegnata in altri servizi. Capendo l’argomento della telefonata, alla prima fermata utile, i ragazzi sono scesi dal bus, per poi raccogliere alcuni sassi da terra e lanciarli contro i vetri del bus, che era appena ripartito. Anche in questo caso a bordo dell’autobus c’erano delle signore con bambini, sedute vicino ai vetri, che sono rimaste letteralmente scioccate, e solo per un caso fortuito, non vi sono state conseguenze gravi».
I problemi
Matè parla di una situazione diventata pesante e insostenibile per tutti: autisti, bigliettai, utenti. «Sappiamo di un incontro tenutosi nei giorni scorsi in Prefettura al quale la Steat aveva preannunciato anche la presenza di un Rsu, ma poi nessuno di loro è stato invitato a partecipare; un peccato, perché come personale quotidianamente sul campo, avrebbe potuto fornire un contributo fondamentale. Come Usb chiediamo un intervento immediato della Steat per un’ interlocuzione con tutte le istituzioni coinvolte, per un confronto risolutore in merito a queste problematiche. Va considerato anche che nella stagione estiva i pullman sono più frequentati sia da persone anziane, e, come nel caso della sassaiola, da mamme con bambini».