Pista ciclabile, è già polemica sulla bozza del progetto. I balneari: non bastano due strisce sull'asfalto

Pista ciclabile, è già polemica sulla bozza del progetto. I balneari: non bastano due strisce sull'asfalto
di Serena Murri
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Sabato 28 Novembre 2020, 20:35

PORTO SAN GIORGIO - Balneari sul piede di guerra. La progettazione della corsia ciclabile provvisoria pare sia andata avanti ma senza condivisione con la categoria, rimasta a un incontro interlocutorio dal quale erano emerse diverse perplessità. La categoria si è risentita, in seguito alla diffusione negli ultimi giorni, dell’ipotesi sulla realizzazione della ciclabile che potrebbe essere cosa fatta per la prossima primavera.

Come rappresentante della categoria, a parlare è Romano Montagnoli: «Sappiamo che gli uffici incaricati sono ormai a una fase avanzata. Ormai la scelta politica è stata fatta ma quanto meno, come categoria economica interessata al passaggio di bici e pedoni, dobbiamo essere interpellati. Noi puntiamo ad un lungomare degno di quel nome. Lungi da noi balneari non volere la pista ciclabile. La parte tecnica non la conosciamo ma la scelta ormai è stata fatta. Restano discutibile il metodo e la mancata condivisione».

Questo è il principale motivo di malumore. «Non si può pensare - ribadisce - di fare una ciclabile disegnando due strisce sull’asfalto. È stato chiesto il parere dei residenti? Si tratta di una decisione che mi trova molto contrario perché va a inficiare il futuro e la mia idea che coincide con il nuovo piano spiaggia che prevede la pista e che aspettiamo dal 2003. L’idea di massima non ci convince, ancora meno convince il metodo». Bisogna fare le dovute distinzioni. «La pista ciclabile completa - sottolinea - è un’altra cosa.

Prima bisogna pensarla e fare scelte per perseguirla. Le risorse, un po’ alla volta, arrivano tra fondi statali e Ciclovia Adriatica. Discuterei volentieri del progetto di restyling del lungomare presentato quest’estate».

Un altro aspetto cruciale è quello dei parcheggi, qualcuno sostiene che non si perderanno ma verranno spostati, mentre dall’orientamento dell’amministrazione pare che i parcheggi non andranno persi. Un’altra voce è quella di Rodolfo Ragaglia, titolare dello chalet Vela. «Non si può fare una scelta a priori sul lungomare - spiegato -. La pista la vogliono tutti ma c’è un progetto di riferimento sul lungomare, basiamoci su quello. Non si può fare solo per dare ascolto a un comitato. Se non si può realizzare subito, aspettiamo un anno. Se c’è un progetto per il lungomare che si faccia. Se ci sono da spostare i parcheggi sono d’accordo ma non mettiamoci a fare ipotesi di usare la navetta per andare al mare. Quelli della ciclabile e basta non pensano alle attività grazie alle quali mangia tutta la città, non solo gli alberghi ma anche chi fa il pane o i negozi di ortofrutta. La pista ciclabile è utile solo se serve a collegare tutta la città. Mi dispiace che non vi sia una visione della città e che si dia il contentino a un comitato». 
 

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