Supermercato, ricorso della Gabrielli
E' ancora braccio di ferro sui parcheggi

Supermercato, ricorso della Gabrielli E' ancora braccio di ferro sui parcheggi
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Lunedì 19 Maggio 2014, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 11:06
PORTO SAN GIORGIO - Tra il Comune e i Magazzini Gabrielli sar sfida all'ultimo ricorso. I privati hanno deciso di impugnare davanti al Tar il provvedimento di ripristino dei luoghi e l'imminente ordinanza di chiusura che seguiranno il diniego alla richiesta di variante disposto dagli uffici comunali.

Tra gli atti impugnatI, in questo caso dinanzi al giudice di pace, anche le due sanzioni da 5.206 euro ognuna che la Municipale ha elevato nei confronti dell'Oasi e del Globo proprio per il mancato rispetto dei dettami comunali. A decidere chi avrà ragione tra le parti sarà, dunque, a più livelli, la magistratura.



Al centro della querelle ci sono delle prescrizioni che il Comune di Porto San Giorgio ha ritenuto fondamentali per il rilascio dei permessi a costruire e delle licenze commerciali. All'atto pratico quelle prescrizioni, non più rispettate dai privati, si ridurrebbero alla suddivisione dei parcheggi tra le due attività commerciali e alla circolazione interna al polo commerciale all'ingresso Sud della città.

Dettagli dirimenti per il Comune perché, se non rispettati, farebbero delle due medie strutture commerciali (per le quali sono state rilasciate le autorizzazioni) un'unica grande distribuzione (che, invece, necessita di tutt'altro iter autorizzativo).



Di parere opposto, invece, è il legale della Gabrielli, l’avvocato Susanna Santini: "Quando arriverà l'ordinanza del Comune saremo costretti a ricorrere ancora una volta, ma con motivi aggiunti, al Tar". Dopo una prima ordinanza di chiusura, i privati erano ricorsi alla magistratura amministrativa che aveva concesso agli stessi o di adeguarsi "in un congruo termine" alle prescrizioni, o di presentare una variante in sanatoria. La Gabrielli ha così optato per la seconda soluzione. Ma la richiesta di variante con cui si è chiesta la cancellazione delle prescrizioni, come era prevedibile, è stata respinta dal Comune.
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