Porto San Giorgio, nervi tesi
tra Comune e Società operaia

Porto San Giorgio, nervi tesi tra Comune e Società operaia
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Lunedì 6 Marzo 2017, 10:07
PORTO SAN GIORGIO - Partecipatissima, ieri mattina, l’assemblea pubblica indetta dalla Società operaia che dal 31 gennaio scorso ha receduto dalla convenzione col comune per la gestione della biblioteca Gino Pieri. Nella sede di via Gentili folta è stata la cittadinanza pervenuta, compresi sindaco Nicola Loira, assessore alla cultura Renato Bisonni e vari consiglieri che erano stati invitati dal presidente Maurizio Mattioli. Dopo un’ora e mezza di svisceramenti di corsi e ricorsi storici, focus sui motivi che hanno portato alla rottura del rapporto tra Società operaia e comune e puntualizzazioni temporali su e-mail inviate e ricevute, la notizia è arrivata solo sul gong. Sul topic scottante “biblioteca”, Mattioli ha fatto sapere di aver ricevuto una raccomandata dal sindaco Nicola Loira in data 28 febbraio, proprio pochi giorni dopo aver stampato i manifesti per indire l’assemblea, ma scritta dal primo cittadino ancor prima, il 16 febbraio. 

«Le incomprensioni degli ultimi tempi non possono chiudere un rapporto che dura da anni. Sono convinto che questa sia l’occasione per riflettere insieme e migliorare»: questo, in soldoni, il succo del discorso messo su carta da Loira che ieri Mattioli ha portato alla luce. «Prendo atto dell’apertura del sindaco sperando che le cose possano ora ritornare nel verso giusto. C’è la disponibilità del nostro direttivo di partecipare ad una riunione, attendiamo che gli amministratori ci indichino un paio di date ipotetiche per un prossimo incontro», le parole del presidente. 

Insomma, tra Società operaia è tregua anche se la guerra fredda rimane. Secondo Mattioli, infatti, i punti che hanno portato allo scontro tra le parti non sono stati discussi da Loira nella sua lettera. «Il sindaco non ha parlato minimamente delle questioni a noi care sulle quali negli ultimi mesi lo abbiamo spesso stimolato: non ci sono novità sul direttore, non ha fornito le bozze di una nuova convenzione, ma si è limitato soltanto a rassicurarci che il palazzo comunale ove dal 2006 sorge la biblioteca Pieri da noi gestita è agibile dopo le verifiche post terremoto pur se bisogna trovare forme di ancoraggio per le scaffalature dei libri». 
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