L’impegno
Patacconi spiega che i poliziotti fermani sono costantemente impiegati in servizi di ordine pubblico per i più disparati eventi sportivi, manifestazioni pubbliche e soprattutto a Tre Archi dove tutte le settimane, si susseguono numerosi servizi di controllo del territorio «che comportano un gravoso dispendio di energie, tra personale e mezzi, che vengono sottratti alle loro normali “attività d’ufficio”». Questi operatori, poi, durante gli altri giorni, «sono costretti a svolgere ore e ore di lavoro straordinario per recuperare l’arretrato accumulato (la coperta è corta, o si sta in ufficio a sbrigare le pratiche o si va in strada a fare controllo del territorio), togliendo tempo prezioso alle proprie famiglie e al recupero psicofisico. Come se non bastasse poi, come da noi ampiamente denunciato in altre occasioni, gli straordinari “in eccesso” vengono corrisposti anche con un anno e mezzo di ritardo.
La questura
La gestione di una questura non è cosa semplice già avendo a disposizione la forza lavoro prevista, figuriamoci se non si ha nemmeno quella. In più, oltre a dover assicurare la copertura dei “servizi minimi” come corpo di guardia di Questura e Prefettura, volanti, ufficio denunce, passaporti e immigrazione, ci viene richiesto sempre più spesso di contribuire ai servizi di “interesse nazionale” (come la vigilanza delle frontiere per il contrasto dell’immigrazione clandestina o il coordinamento dei vari Cpr dislocati sul territorio italiano), con l’invio di personale aggregato presso altre città italiane per mesi interi. Aggiungiamo anche che, come spesso denunciato, la volante che dovrebbe essere impiegata esclusivamente per “prevenzione e soccorso pubblico” viene chiamata per rilevare incidenti stradali in centro abitato per mancanza delle polizie locali nelle ore serali e notturne; inoltre, quasi sempre, l’unico operatore impiegato alla centrale operativa della Questura, oltre a gestire le chiamate di emergenza deve anche svolgere il compito di “centralinista” e, nel 2023, l’amministrazione non è in grado di installare un centralino automatizzato per smistare le chiamate dei cittadini in arrivo per i vari uffici». Secondo il Sap, a questo punto, «sarebbe opportuno valutare seriamente l’istituzione di un commissariato sulla costa fermana e riconoscere alla Questura di Fermo di una classificazione di livello superiore, al fine di ottenere immediatamente più uomini e mezzi per tutelare la sicurezza dei cittadini. Questo nostro appello è rivolto anche e soprattutto alla politica locale e nazionale».