Il periodo
La replica parte dalla tempistica della protesta, visto che «dopo oltre un anno e mezzo da quell’11 marzo 2022, quando il Comune comunicava alla ditta l’impossibilità della trasformazione delle particelle di proprietà agricola in quelle a destinazione produttiva insalubre, si torna a parlare della questione, fornendo tra l’altro numeri a noi del tutto sconosciuti. Non vorremmo, insomma, che fosse stata una polemica alimentata ad arte. Qualche giorno fa in Consiglio si parlò del trasferimento di un’azienda montegranarese in un Comune confinante, una vicenda che può aver stimolato questo intervento».
Ma il sindaco sottolinea di non essere sorpreso più di tanto: «Viene affermato che il sottoscritto ai tempi della giunta Mancini si sarebbe dimostrato interessato a quanto richiesto. Peccato che già nel febbraio dello scorso anno, dopo 4 mesi dal mio insediamento, la ditta aveva inviato la richiesta di variante per conoscenza anche alla consigliera di minoranza Ediana Mancini. Penso che non serva aggiungere altro. Giova ricordare che la stessa azienda è proprietaria di diversi lotti edificabili per circa 3 ettari, proprio al confine con l’area agricola in questione, che è sottoposta a vincolo paesaggistico. Inoltre nel Prg è scritto che “in particolare sono escluse le industrie insalubri, pericolose o comunque nocive per le quali è o sarà prevista una collocazione nel contesto del territorio e verrà stabilita una precisa normativa, al fine di salvaguardare l’ambiente o danni per persone o cose».
Il paragone
«A fronte di ciò - ribadiscono sindaco e assessori - l’amministrazione, alla quale Ciabocco aveva parlato di un possibile numero di 15 persone occupate nell’industria di produzione di asfalti e calcestruzzi (cifra ben diversa dalle 80 di cui si parla) già entro 29 giorni dalla richiesta formalizzò il proprio diniego».
Le motivazioni del mancato accoglimento, del quale la minoranza fu informata un anno e mezzo fa in Consiglio, parlano degli intendimenti dell’amministrazione per valorizzare territorio e paesaggio, insieme a quelli di realizzare una pista ciclabile, tutelando a livello turistico e culturale il Lungochienti.
La chiosa
«Qui - conclude - stanno investendo imprenditori provenienti dall’estero e da altri Comuni. Per questo rassicuriamo tutti coloro che hanno voglia di puntare sul nostro Comune: da noi troveranno la massima attenzione e disponibilità».