Porto Sant'Elpidio, il grido di dolore
di un disabile: «Una città prigione»

Un disabile osserva la spiaggia
Un disabile osserva la spiaggia
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Giovedì 16 Giugno 2016, 12:06
PORTO SANT'ELPIDIO -  Continua a far discutere l'ospitata in teatro di Vittorio Sgarbi a distanza di otto giorni. Mauro Santandrea, residente a Porto Sant'Elpidio, scrive una lettera aperta al giornale e rimarca le cose che, a suo avviso, non funzionano. «Sono disabile - scrive - purtroppo, in questa mia cittadina, che tanto amo, non riesco a passeggiare da solo perché non c'è un metro lineare percorribile sulla sedia a rotelle. Abito alla Faleriense sud, forse l'unico tratto di lungomare da me percorribile, ma lì non ci sono negozi e attrattive. Invito chi non mi crede a farsi un giro sulla mia carrozzina e a camminare da solo, senza aiuti. Vorrei far notare all'amministrazione che a Porto Sant'Elpidio non ci sono solo ciclisti, motociclisti, automobilisti e persone che hanno la fortuna di poter camminare sulle proprie gambe. Ci sono anche i disabili, portatori di handicap, come me, che non hanno carrozzine fuoristrada 4x4 con le ruote motrici».

A convincere Santandrea a farsi avanti ed evidenziare i suoi problemi è stata la partecipazione in teatro di Sgarbi. «Il noto critico d'arte è stato ospite per la rassegna Parole & Nuvole - dice il portoelpidiense - ed è stato perfettamente in tema perché, finalmente, ha fatto scendere dalle nuvole molti personaggi dell'ambiente comunale, specialmente quelli delle giunte precedenti. Quelli che hanno contribuito, in prima persona, a danneggiare la nostra cittadina. Soprattutto il lungomare sud».

«Mi sento di escludere dalle responsabilità il nostro giovane, e spero coraggioso, sindaco - dice Santandrea - lo inviterei però a incidere con più coraggio nelle decisioni da prendere, scelte magari impopolari, l'essere impopolari non è un male e spesso è un pregio». Infine «chiudo questa lettera aperta con un ringraziamento a Sgarbi per l'intervento a gamba tesa. Per merito suo, almeno, ci si è ricordati che a Porto Sant'Elpidio il problema non è solo legato alla prostituzione. Quella è servita a tutti per nascondere altri problemi non meno seri».
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