Fermo, la grande festa gialloblù
Protti: «Per tutti ero il sindaco»

La Fermana 1995-96
La Fermana 1995-96
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Venerdì 24 Giugno 2016, 12:37
FERMO - Stefano Protti, bomber della Fermana targata 1995/96, per molti all'epoca poteva infatti insidiare la poltrona del loro primo cittadino. Ci sarà anche lui nella festa che andrà in onda al Bruno Recchioni questo sabato alle 18. Lo stadio aprirà le porte gratuitamente per una sfida tra le Vecchie Glorie Gialloblù e la compagine allora guidata da Marco Alessandrini.

«E pensare che l'inizio non fu dei migliori - dichiara proprio Protti -. Venivo dal Carpi forte di molti gol. Entrando allo stadio, in pieno restyling, rimasi sfiduciato. Anche l'avvio di campionato fu sotto tono, poi ci fu la nota cavalcata davanti ad una marea di tifosi. Eravamo una squadra di giocatori con grande personalità, in tanti avrebbero potuto avere la fascia al braccio. Dopo la regular season arrivarono gli spareggi e sfidammo la Ternana. Ad Ancona giocammo una grandissima partita, il ritorno a Terni fu una vera guerra sportiva. Avversari e tifosi capirono subito che avevano di fronte una squadra pronta a tutto. Le cose si stavano mettendo male ma il goal risolutore di Pennacchietti, che resterà per sempre nel cuore di tutti, ci mandò in finale». 

Infine, l'ultimo decisivo step. «Quel giorno a Ferrara non avevamo nulla da perdere - il flashback del centravanti - ma sarebbe stato un peccato non completare l'opera. Ho disputato, forse, la peggior partita in canarino. Sentivo troppo la gara perché la giocavo da capitano, da tifoso e da mister in campo. Il quinto rigore, che non è servito calciare, ogni tanto lo tiro nei miei sogni. La palla entra ma è andata meglio così. L'apoteosi però ci fu con il ritorno in città. Perché in molti mi volevano sindaco? Forse perché andai in Comune personalmente per cercare di far disputare la semifinale di andata al Recchioni anziché ad Ancona. Certe cose a Fermo non si dimenticano. Ho cercato sempre di dare il massimo e i tifosi l'hanno capito, ricambiando. In molti mi ricordano con affetto, credo sia così per via delle mie caratteristiche tecniche, per i gol, per la capacità di trascinare ma soprattutto per la passione, il cuore e l'orgoglio di vestire la maglia gialloblu. Tornare a Fermo sarà bellissimo». Partita al Recchioni e poi la grande festa in piazza del Popolo. Come ai vecchi tempi. 
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