Gli industriali di Fermo a confronto con Istao e Prefettura: «Fate presto, servono altre infrastrutture»

Gli industriali di Fermo a confronto con Istao e Prefettura: «Fate presto, servono altre infrastrutture»
Gli industriali di Fermo a confronto con Istao e Prefettura: «Fate presto, servono altre infrastrutture»
di Massimiliano Viti
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:36

FERMO - Cuneo fiscale per incrementare l’occupazione; gap infrastrutturale da ridurre; innovazione e digitalizzazione per accrescere la competitività delle imprese. E l’impegno a migliorare il welfare delle aziende. Sono i punti chiave che il presidente di Confindustria Fermo Fabrizio Luciani ha evidenziato nella riunione del consiglio generale della stessa associazione alla quale erano presenti anche il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani, e il presidente dell’Istao Mario Baldassarri. «Le imprese vogliano assumere, ma servirebbero condizioni migliori», afferma il presidente Luciani, che fa riferimento a quel cuneo fiscale «che da troppo tempo la politica ci promette».


I nodi


Nel suo intervento, non può mancare un passaggio sulla cronica carenza di infrastrutture che lamenta da decenni il Fermano. «Restiamo una provincia con un enorme gap infrastrutturale.

Autostrada A14 e intervalliva Campiglione-Valdaso sono ferme al palo. Finalmente sono stati stanziati fondi per la Monti-Mare, almeno per il tratto previsto da Amandola a Servigliano. Bene, ma non basta, ragioniamo già sul tratto mancante» osserva Luciani. Durante l’incontro, il presidente dell’associazione punta sull’innovazione e digitalizzazione: «Abbiamo chiesto alla Regione di inserire risorse dal Por Fesr asse 1 per il trasferimento tecnologico e la trasformazione digitale, semplificando però modulistica e rendicontazione».


La battaglia

 


«Sfida questa - rimarca - che vede impegnatala la Svem del presidente Andrea Santori». Il leader degli imprenditori fermani chiede ai suoi associati un impegno maggiore sul welfare aziendale: «È uno strumento, non un costo». Per poi spiegare: «Perché genera un circolo virtuoso con benefici a medio e lungo termine. Ogni impresa, adottando uno strumento di welfare, migliorerà il benessere interno. Come associazione stiamo studiando le migliori strategie per piccole e medie imprese». Il consiglio generale di Confindustria Fermo ha approvato il bilancio 2022, il primo rendiconto consuntivo dell’associazione.


I dati


«Conti in regola e associazione in salute. Guardiamo con serenità al futuro, consapevoli di avere molto da fare e da dare agli imprenditori» è il commento di Luciani. Tra i servizi che Confindustria Fermo garantirà nel 2023 ci sarà quello alla formazione, attraverso la Società di Servizi che, seppur stia vivendo una fase di riorganizzazione, è già impegnata nella ricerca dei bandi necessari. Infine due novità: un associato a Confindustria fa parte del nuovo Cda di Marca Fermana e le relazioni tessute tra associazione e Tipicità. «Questo – conclude il presidente tirando le somme sul lavoro svolto nel settore e sulle emergenze segnalate nel corso dell’incontro – con il solo obiettivo di favorire le nostre aziende in settori cardine dell’economia regionale».

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