FERMO - Zero traffico, moltissime associazioni, tanti fermani a vivere l’insolito viale Trento chiuso al traffico. L’Ecoday ieri è tornato con la sua quarta edizione, quattro anni dopo l’ultima svoltasi nel 2018, e con un successo strepitoso di adesioni. Niente auto, la libertà di poter respirare, e «di riappropriarsi di uno degli spazi principali della città», hanno detto tutti: la giornata di ieri, ha segnato definitivamente la voglia di ripartire.
Tanta, per la verità: quella delle istituzioni e associazioni, di riprendere le attività e farsi conoscere, e quella dei fermani e no di esserci, e passare una giornata diversa. E se si pensa che nel 2019 tutto era saltato per colpa della pioggia, con il 2020 e il 2021 in cui non si poteva svolgere per la pandemia, quest’anno il meteo è stato molto più che clemente. «Siamo felicissimi – ha commentato Romina Giommarini del gruppo Sos Torresi – è andata anche meglio di quello che pensavamo. E per meglio intendo che delle 100 associazioni che avevamo pensato, altri si sono aggiunti in corso d’opera. Chi aveva qualcosa da mostrare, e chi, come Telethon, ha voluto partecipare contattando direttamente il comune».
Le aree
Spazi più o meno grandi a seconda delle attività proposte, con il viale Trento chiuso dopo l’incrocio che porta al liceo scientifico e fino quasi alla rotatoria alla fine di via Respighi. Scopo principale la sensibilizzazione sull’ambiente e anche sull’ecologia, ma ieri, la voglia di ripartire era così alta, che è stata davvero una festa corale. «Finalmente l’evento è tornato dopo quattro anni – le parole del sindaco Paolo Calcinaro –: ringrazio tutti dalle associazioni ai centri sociali, a tutti i partecipanti per esserci, e per essere tornati a vivere la città e viale Trento».
La giornata
L’occasione di conoscere le attività culturali e storiche cittadine e di vedere, nel pomeriggio, qualche spettacolo teatrale, e di sera ascoltare un po’ di musica; la possibilità di vedere dimostrazioni di pratiche sportive e conoscere le associazioni. «La città si è riappropriata dei suoi spazi – il commento del vicesindaco Mauro Torresi – mostrando unità e vitalità». E come ha ribadito Ettore Fedeli dell’Unipop, dopo averlo sottolineato durante la presentazione, «questo evento non è solo l’assenza di auto, ma la riscoperta del luogo, cosa che contribuisce a fare la memoria collettiva della città».