FERMO Identificati i responsabili dell’incendio dell’appartamento a Lido Tre Archi, i fatti risalgono a 9 settembre e ora sono stati denunciati dai carabinieri di Fermo, per incendio doloso in concorso, si tratta di quattro nordafricani pregiudicati, irregolari e senza fissa dimora in Italia. Tutti di età compresa tra 20 e 24 anni. Sono i responsabili del rogo divampato nelle prime ore del mattino del secondo sabato di settembre nell’appartamento che si trova al numero 14 di via Salvadori Paleotti, all’interno del comparto R5, abitazione di proprietà di una donna. Una volta sul posto i vigili del fuoco di Fermo avevano domato le fiamme, tre ore d’intervento nel bilocale di 40 mq.
I particolari
All’arrivo di carabinieri e pompieri l’appartamento era vuoto, la porta d’ingresso aperta.
Il contesto
Ora che le indagini sono concluse è stata accertata la lite, in quel contesto erano stati ammassati mobili, materassi, coperte e soprammobili, tutto in cucina dove era stato appiccato il fuoco con della sostanza infiammabile. Il comando provinciale dei carabinieri di Fermo rimarca l’impegno costante nel garantire la sicurezza della comunità, reprimendo ogni forma di illegalità, e invita i cittadini a collaborare fornendo informazioni utili per prevenire i reati. Dopo gli arresti della gang dei tunisini queste denunce di quattro nordafricani irregolari, anche questi in affari con la droga, sono un’altra buona notizia per i residenti che cominciano bene, anche se per risolvere il problema a Tre Archi la strada è ancora lunga e tutta in salita, tanto che nelle ultime ore nuovi soggetti arrivati a Tre Archi sono attentamente monitorati dalle forze dell’ordine.
Il giro è tenuto d’occhio anche perché si teme che il problema stia contagiando i centri vicini, compresa Porto Sant’Elpidio, dove è stata verificata la presenza di un altro giro di spaccio legato a Tre Archi. Secondo gli inquirenti i palazzoni del quartiere fermano sarebbero utilizzati come covi delle bande e deposito della droga da smistare poi in altre pizze, fra cui appunto Porto Sant’Elpidio. Il vertice di questa mattina con il viceministro Emanuele Prisco potrebbe servire per fare il punto su ulteriori attività delle forze dell’ordine.