Estate infinita, ma nel Fermano niente chalet: «In spiaggia poche persone, e non c'è nemmeno il salvataggio: chiusura inevitabile»

Estate infinita, ma nel Fermano niente chalet
Estate infinita, ma nel Fermano niente chalet
di Serena Murri
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Venerdì 29 Settembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 07:09
FERMO - Lettini e ombrelloni riposti decretano la fine della stagione. Ma, dopo il maltempo, sembra ancora estate. Che fare? In verità a Porto San Giorgio il rimessaggio per alcuni - era iniziato già ai primi di settembre. C’è invece chi ha garantisce il prolungamento fino a domenica prossima, esponendo il cartello relativo all’elioterapia, ma è anche vero che il servizio di salvataggio dura fino ai primi di settembre e i lettini non vengono più messi in spiaggia anche per questo. Un bel rebus. 


La scelta


Allo storico chalet Ondina di Lido di Fermo, Maria Adele Luzi conferma che la chiusura era inevitabile: «I ragazzi del salvataggio sono tornati all’Università, io sto qui sola sola. In spiaggia, francamente, non c’è più nessuno. Io, ad esempio, lavoro molto con il campeggio di fronte che ha chiuso sabato scorso. La stagione si potrebbe anche allungare, ma il fatto è che bastano due giorni di brutto tempo per far scappare tutti. E poi quella di quest’anno è stata una stagione molto strana. Secondo me sono finiti i soldi. Me ne sono accorta perché al self service prendevano un piatto di pasta e lo dividevano in due. Anche in pizzeria, se avanzava uno spicchio di pizza, chiedevano di portarlo a casa. La spiaggia è stata piena fino al 26 agosto, dopodiché ogni giorno crollavano le presenze. Gli incassi sono stati inferiori all’anno scorso, è andata meglio la spiaggia rispetto a bar e pizzeria. La gente è stata più attenta all’aspetto economico».

Porte chiuse anche al Coco Loco di Porto San Giorgio: «Noi - spiega Vincenzo Serafini - trovandoci a nord siamo... in periferia. Abbiamo tolto tutto dalla spiaggia ma sicuramente oggi (ieri, ndr) con questo caldo qualcuno arriva.

La spiaggia non è sorvegliata, non essendoci il servizio di salvataggio, per il quale spendiamo 6 o 7mila euro a stagione: mica possiamo lasciarlo per quattro gatti. Tra l’altro dipendiamo dalla Capitaneria di porto. Chi protesta non si rende conto che subiamo una sere di piccoli rincari che, sommati l’uno all’altro fanno migliaia di euro. Qualche turista in giro ci sarà ancora, ma non sono numeri che ti permettono di tenere aperte 60 attività. Andrebbero riviste tutte le situazioni, anche le scuole non dovrebbero iniziare così presto, così come le ferie non sarebbero da concentrare tutte su luglio e agosto». Romano Montagnoli, rappresentante della categoria e titolare dello chalet Windsurf di Porto San Giorgio rimarca: «È stato rimesso tutto a posto, abbiamo lasciato qualche lettino per gli avventori, anche dei ristoranti».


La strategia


«Abbiamo tenuto aperto - riprende - fino a domenica scorsa. Dopo un certo punto tenere aperto diventa accanimento. Per noi la stagione finisce con l’inizio della scuola. Chi è aperto tutto l’anno come ristorante, il suo lavoro lo fa». Infatti è aperto fino all’8 ottobre, come ristorante, Il Faro di Pedaso: «La spiaggia - sottolinea Simone Addazi - l’abbiamo dovuta smantellare per il tempo brutto. Certo che converrebbe prolungare la stagione. Ma quando piove sabato e domenica significa che l’estate è finita. La spiaggia volendo è aperta per l’elioterapia e, infatti, anche questa mattina (ieri, ndr), almeno una decina di persone ci sono state, tutto gratuitamente, anche per dare un servizio al paese. Si tratta di gente locale e qualche straniero. Noi oggi abbiamo avuto 70 persone a pranzo. Io ci credo da sempre, per questo chiudiamo a ottobre».

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