Fermo, nuovo dono a Oncologia: «Reparto all’avanguardia ma ora servono i rinforzi»

Nuovo dono a Oncologia: «Reparto all’avanguardia ma ora servono i rinforzi»
Nuovo dono a Oncologia: «Reparto all’avanguardia ma ora servono i rinforzi»
di Chiara Morini
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:23

FERMO Nuove sedie, pareti più colorate, compreso un murale realizzato con carta da parati: la nuova sala d’attesa del reparto di Oncologia dell’ospedale Murri è realtà. Una sala più accogliente «per rendere meno difficile l’attesa», dicono in coro i medici e i volontari dell’Anpof. L’associazione noi per l’oncologia fermana, del resto, da anni opera nel reparto offrendo supporto a pazienti, parenti e personale.

L’ha evidenziato anche la direttrice sanitaria, Simona Bianchi, che ha tenuto a sottolineare «l’importanza dell’apporto del volontariato.

E questa sala è stata realizzata in collaborazione con l’Anpof». Anpof che, ha puntualizzato la direttrice medica Elisa Draghi, «aiuta i pazienti a spezzare il ritmo del reparto». Soddisfatto il primario Renato Bisonni: «Questo nuovo momento mostra ancora una volta come l’oncologia fermana cresce nell’alleviare la permanenza dei pazienti in questo reparto. Solo qualche giorno fa abbiamo presentato il sistema refrigerante anti alopecia (la caduta dei capelli in chemioterapia), e oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo nuovamente insieme all’Anpof che da sempre ci è accanto».

L’obiettivo

«Pazienti, familiari, ma anche noi del personale – ha ribadito la coordinatrice infermieristica Maria Rosaria Borriello – si scambiano due parole con i volontari, e già i pazienti sono contenti di questa nuova sala». L’importanza di collaborare l’ha evidenziata anche la presidente dell’Anpof, Michaela Vitarelli. «Qualche giorno fa – ha detto – ascoltavo a Grottammare il segretario generale del Censis che a un certo punto ha parlato di partecipazione. Ha molti significati, ma tra tanti il lavoro che abbiamo compiuto qui, e questa sala, sono esempi di partecipazione».

L’associazione, il reparto, le istituzioni, i fornitori tutti insieme per realizzare questa sala. «L’abbiamo fatta – ha sottolineato Vitarelli – per far stare più rilassate le persone che aspettano. Una sala più bella va a vantaggio di tutto l’ospedale e sta meglio anche vi lavora». Un reparto per funzionare deve anche avere una squadra adeguata e la dottoressa Bianchi ha detto che «c’è massima attenzione per l’Oncologia, anche viste le statistiche che parlano di un aumento di casi di tumore in età giovanile. Sicuramente quella di Oncologia è una delle unità operative dove servirebbe aumentare l’organico».

Apprezzamento anche dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, assente per impegni istituzionali: «Questi gesti di solidarietà avvicinano i cittadini alla pubblica amministrazione, grazie a uno stretto connubio tra pubblico e privato. Tanto più quando riguardano pazienti oncologici, che sono vulnerabili e necessitano di attenzioni particolari. Ringrazio l’Anpof per la sensibilità e la capacità di collaborazione». Intanto i volontari Anpof continuano la loro opera di volontariato. «Nel 2022 abbiamo chiuso con 15mila ore – ha detto Vitarelli –: per diventare volontari basta chiamare, si viene qui, si fa un colloquio con la psico-oncologa e poi se idonei si viene in reparto; è comunque possibile anche solo associarsi».

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