FERMO - La Russia c’è. Ieri si è conclusa la manifestazione fieristica Obuv Mir Kohzi, iniziata martedì, che ha confermato quanto il mercato russo sia importante per le aziende fermane della moda che vi hanno orientato le loro strategie di vendita. I buyer locali sono andati a caccia di prodotti eleganti e di qualità, badando meno al prezzo rispetto a ciò che accade su altre piazze. Secondo gli operatori presenti all’Expocentr di Mosca, dove si è svolta la fiera, solo ieri, giorno di chiusura, l’affluenza è inevitabilmente scesa rispetto agli altri tre giorni.
La riflessione
«Considerato il contesto globale e locale, direi che l’Obuv è andata meglio del previsto» esordisce Marino Fabiani, titolare dell’omonimo marchio. «I visitatori non sono mancati e quasi tutti hanno conferito ordini alle aziende espositrici.
Il confronto
«Ho notato una riduzione del numero dei visitatori rispetto alla precedente edizione di ottobre», segnala Lorenzo Salvatelli. «C’è voglia di lavorare ma tutto viene frenato dalle sanzioni commerciali che vengono applicate sui flussi di denaro provenienti dalla Russia. E le maggiori difficoltà ricadono sui negozianti, mentre per i grandi gruppi il problema non sussiste. La Russia è il nostro mercato di riferimento. Per cui abbiamo lavorato discretamente. Abbiamo il prodotto giusto per i compratori locali».