Fermo, impresa familiare dello stupefacente: arrestati madre e figlio col pollice verde e 12 chili di marijuana

Fermo, impresa familiare dello stupefacente: arrestati madre e figlio col pollice verde e 12 chili di marijuana
Fermo, impresa familiare dello stupefacente: arrestati madre e figlio col pollice verde e 12 chili di marijuana
2 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Dicembre 2019, 17:01

FERMO - Una fiorente azienda agricola della campagna fermana, un’attività familiare, gestita, insieme, da madre e figlio. Peccato però che, invece di commercializzare i tipici prodotti enogastromici del territorio, i due avevano deciso di dedicarsi alla vendita di marijuana. Sequestrati lo scorso venerdì dai Carabinieri di Fermo e Ascoli Piceno, in collaborazione con i militari della Stazione di Monterubbiano, 12 chili di droga destinati al mercato delle feste di Natale e fine anno.

LEGGI ANCHE:

In casa due serre per la marijuana: arrestato disccupato con il "pollice verde"

Ancona: giovane trovato con lo spinello, in casa aveva altra marijuana


Marijuana di 30 tipi diversi, raccolti e suddivisi in 248 sacchetti, valore sul mercato: oltre 120mila euro. A finire nei guai una donna italiana di 61 anni, senza precedenti, e suo figlio 29enne, anch’egli incensurato, entrambi accusati di coltivazione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Un cordone di uomini in divisa attorno alla grande casa di campagna della famiglia, posta tra Fermo e Monterubbiano, e una decina di militari del reparto operativo entrati in azione. Nonostante un’iniziale resistenza dei due, i militari hanno fatto irruzione all’interno del casolare, trovando un vero e proprio laboratorio per la coltivazione della droga. Serre a tenuta stagna, vasche di decantazione, tester chimici, lampade ultraviolette usate per l’essicazione e concimi di ogni genere: un vero e proprio vivaio di circa 500 metri quadrati con almeno 30 tipi di marijuana coltivati. Ritrovati inoltre diverse varietà di semi per un valore di circa 5.000 euro oltre a 5.000 euro in contanti, due telefoni cellulari e un computer. La droga, già imbustata e pronta per la vendita, era nascosta in un frigorifero, posto al piano terra dell’abitazione, in un locale adibito proprio allo stoccaggio del materiale stupefacente. Per il 29enne si sono aperte le porte del carcere di Fermo. La madre resta invece agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA