Mancini, il gip non convalida il fermo
​«Lascio tutto alla vedova di Emmanuel»

Amedeo Mancini all'uscita dal carcere
Amedeo Mancini all'uscita dal carcere
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Lunedì 11 Luglio 2016, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 09:19

FERMO - Si è tenuta stamane l'udienza di convalida per Amedeo Mancini, il 39enne fermato per omicidio preterintenzionale con l'aggravante dell'odio razziale per la morte del migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, che aveva reagito agli insulti razzisti rivolti alla sua compagna.

Il gip di Fermo Marcello Caporale non ha convalidato il fermo di Amedeo Mancini, l'ultrà di destra che ha ucciso il profugo nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, ma contestualmente ha disposto la custodia cautelare in carcere per
Mancini, che era indagato per omicidio preterintenzionale aggravato dall'odio razziale. Lo ha reso noto il difensore
dell'ultrà, l'avv. Francesco De Minicis, che non ha ancora avuto il tempo di leggere l'ordinanza del giudice e le motivazioni della decisione.

Mancini, difeso dall'avvocato Francesco De Minicis, è stato fatto uscire da un ingresso secondario del tribunale di Fermo e riaccompagnato, a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria, nel carcere di Marino del Tronto. Il gip Marcello Caporale si è riservato qualche ora per decidere se scarcerare Mancini.

Mancini «riconosce di avere una responsabilità morale ma non giuridica» nella morte del migrante e per questo «mette a disposizione tutto quello che ha, un terzo di casa colonica e un pezzettino di terra lasciatagli dal padre, a disposizione della vedova». Lo ha detto il difensore l'avvocato Francesco De Minicis.

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