Fermo, biscotti per ricominciare
I carcerati a scuola di pasticceria

Fermo, biscotti per ricominciare I carcerati a scuola di pasticceria
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Sabato 3 Dicembre 2016, 16:13
FERMO - Due mesi di incontri, occasioni di riflessione teorica ma anche di produzione pratica di dolcezze e di bontà. Si è concluso nei giorni scorsi il corso di pasticceria organizzato dalla direzione della casa di reclusione di Fermo, con l’area trattamentale e la collaborazione del laboratorio per la dieta mediterranea. Un percorso formativo sostenuto, ancora una volta, dalla Fondazione Caritas in Veritate e dall’Ambito sociale XIX, per offrire ai detenuti che hanno voluto partecipare uno strumento utile a ricominciare a camminare, una volta scontata la pena.

Le lezioni sono state tenute da Paolo Totò, pasticcere dell’omonima pasticceria di Sant’Elpidioa  Mare, dai cuochi Benito Ricci e Sandro Pazzaglia, dal medico diabetologo Paolo Foglini, col supporto del giornalista Adolfo Leoni.
il forno utilizzato per le lezioni è stato donato da Umberto Bachetti della scuola Pizza.it, su sollecitazione del Rotary club di Fermo e del presidente Alfonso Rossi.

Il gruppo di detenuti, otto quelli ammessi al corso, ha realizzato un particolare biscotto dal nome del tutto significativo: Il buono dentro, che ha un cuore di Varnelli, grazie ai prodotti concessi dall’omonima ditta. Si tratta del secondo percorso formativo offerto dal laboratorio della dieta mediterranea.
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