FERMO - Avanzano spediti i lavori per le due infrastrutture più attese ovvero per la realizzazione della nuova rotatoria a San Tommaso e per il nuovo ponte ciclopedonale sull’Ete. Estremo nord ed estremo sud del capoluogo, entrambe sulla costa. Attese da anni, dal mese di agosto sono in azione le ruspe in zona San Tommaso e sono partiti i lavori per la rotonda che ha l’obiettivo di snellire il traffico sulla Statale specie nelle ore di punta che coincidono con l’uscita delle fabbriche e delle scuole.
Il cantiere, a San Tommaso, procede spedito e i lavori permetteranno di avere la rotatoria che regolerà l’incrocio tra la statale Adriatica e la strada provinciale Paludi che conduce a San Marco.
Un’opera infrastrutturale che avrà degli effetti importanti e positivi sullo sviluppo del sistema viario provinciale. Il transito nella zona è infatti molto intenso: solo sulla statale sono molte le auto che vanno verso nord in direzione Porto Sant’Elpidio e verso sud in direzione Lido di Fermo e poi Porto San Giorgio. A questo si deve anche aggiungere il traffico da e verso la zona ovest, soprattutto l’area industriale e artigianale di San Marco alle Paludi, dove ci sono diverse attività produttive. Come quella con l’incrocio di Torre di Palme, dire che questa rotatoria è attesa da decenni non è certo errato.
Lo sottolinea lo stesso sindaco Paolo Calcinaro, in veste anche di vicepresidente provinciale, con delega all’urbanistica e in particolare proprio alla viabilità di adduzione al nuovo ospedale in costruzione a Campiglione. «L’opera è attesa da decenni – aveva commentato il sindaco – la rotatoria di San Tommaso è il risultato di una battaglia con più alleati nel cammino, una corsa contro il tempo in provincia per non perdere i fondi, salvi per una manciata di giorni e ora finalmente si vedono i lavori in opera, che tra l’altro non incidono sull’attuale sede stradale».
Movimento e cantiere al lavoro anche nella zona di Marina Palmense per la definizione del ponte di collegamento con Porto San Giorgio. «I lavori stanno andando bene. E’ stato fatto il fondo, poi si passerà all’asfaltatura. Vorremmo trovare risorse magari chiedendo alla regione, servono circa 50mila euro per l’illuminazione in modo da fare un’opera visibile di notte perché si tratta di un’infrastruttura bella e importante. Questo non pregiudica però il collaudo e e l’entrata in funzione. Credo che il traguardo di primavera sia abbastanza scontato».