Fermo, il benzinaio aggredito racconta
"Era a torso nudo e voleva pugnalarmi"

Fermo, il benzinaio aggredito racconta "Era a torso nudo e voleva pugnalarmi"
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Giovedì 14 Gennaio 2016, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 18:39
MONTEGIORGIO - Aveva aggredito con un coltello da cucina il gestore di un distributore di carburanti di Piane di Montegiorgio. Ma la prontezza e la lucidità di quest'ultimo erano riuscite ad evitare il peggio facendo arrestare l'uomo. Con l'accusa di violenza e tentato omicidio un operaio ucraino di 42 anni H.R è finito alla sbarra, ieri si è aperto il processo davanti al collegio penale.

L'uomo, ieri assente in aula è difeso dall'avvocato Andrea Albanesi e renderà la sua prova testimoniale nella prossima udienza. Ieri in aula sono sfilati i testi del Pubblico Ministero, i due carabinieri che sono intervenuti sul luogo, il cognato del gestore, presente al momento dell'aggressione e il titolare del distributore che ha ricostruito per filo e per segno la dinamica di quanto accaduto quel 14 luglio del 2015.

"Erano le 17 e 30 di pomeriggio, dopo essermi assentato per qualche minuto per andare a prendere l'auto di un cliente faccio ritorno al mio distributore - racconta la parte offesa - Il fratello della mia compagna e un rappresentate che erano rimasti lì in mia attesa, mi riferiscono che era passato un uomo in evidente stato di ebbrezza che aveva iniziato a dar fastidio al mio cane, prendendolo a calci.

"Mentre mi stavano raccontando quanto accaduto, da dietro il capannone vedo spuntare l'individuo in questione a torso nudo, con un coltello in mano che si dirige verso di me. Urlando in lingua straniera ha iniziato ad inveire nei miei confronti, brandendo il coltello mi invitava a farmi sotto.

"Io ho cercato in un primo momento di farlo ragionare, ma lui non mi ha dato retta, tant'è che si avventato su di me cercando di pugnalarmi. Io sono riuscito a schivare il fendente, pur slogandomi una caviglia, poi mi sono lanciato su di lui per disarmarlo. C'è stata una colluttazione, siamo finiti entrambi a terra. Poi sono arrivati i carabinieri".

L'intervento immediato della pattuglia del Radiomobile, avvertita dallo stesso benzinaio poco prima del corpo a corpo, ha consentito di immobilizzare l'aggressore e trarlo in arresto e sequestrare il coltello con una lama di circa 15 centimetri.

"Quando siamo arrivati sul posto - racconta uno dei militari - abbiamo trovato l'uomo a terra. Insieme al collega lo abbiamo neutralizzato e lo abbiamo ammanettato nonostante lui si divincolasse e opponesse resistenza. Abbiamo poi sequestrato il coltello anch'esso sull'asfalto". Al termine della'audizione dei testimoni il processo è stato rinviato a maggio.
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