FERMO - Debutta a Fermo la scherma paralimpica e non vedenti. Questo fine settimana, la palestra di via Leti ospiterà la prima prova nazionale. Tanti i campioni attesi in città, compresi quelli che quest’estate hanno partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo.
Si tratta della prima prova dell’anno e della seconda stagionale, dopo quella di Coppa del mondo di metà novembre, a Pisa. Dove il diciassettenne di Monte San Pietrangeli Michele Massa ha conquistato il bronzo nel fioretto. E che, domani e domenica, sarà in pedana con fioretto e spada. Ma non finisce qui. Perché dal 13 al 16 dicembre, la città sarà invasa da un centinaio di schermidori della nazionale paralimpica, a Fermo per il raduno collegiale. Tra loro, anche Bebe Vio, campionessa paralimpica di fioretto. Parla di «due step importantissimi» e di «un bellissimo gioco di squadra», l’assessore allo Sport, Alberto Scarfini.
«Sarà una settimana interessante, perché la scherma è uno sport che a Fermo ha una bellissima tradizione», spiega. Dell’organizzazione si occupa l’Accademia della Scherma.
«I protocolli sono molto severi, ma cerchiamo di far andare avanti il movimento a tutti i livelli», dice. «Una prova di questo genere mancava nella nostra regione», aggiunge il presidente del Comitato regionale, Stefano Angelelli. Ma la vera novità è la scherma per non vedenti. Al debutto in pedana l’elpidiense Simone Giacomelli, dopo un passato nel calcio a cinque.
«La scherma dà tantissime emozioni. Devo ancora capire bene cosa aspettarmi da questo sport a cui mi sono avvicinato con la voglia di fare qualcosa di diverso», dice. Massa, invece, ha cinque anni di scherma in carrozzina alle spalle. «Quando ho avuto la malattia – spiega –, ero convinto che non avrei più potuto far nulla. Ma grazie alla mia famiglia e al mio carattere aperto ho capito che non è così e che la disabilità non è una differenza».