Fermo, allarme sicurezza dopo l'assalto al centro sociale a Tre Archi. Confabitare: «Le telecamere non bastano»

Il centro sociale San Tommaso a Lido Tre Archi ora chiuso
Il centro sociale San Tommaso a Lido Tre Archi ora chiuso
di Sonia Amaolo
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Domenica 23 Gennaio 2022, 08:00

FERMO - Confabitare all’attacco delle istituzioni per il nodo Lido Tre Archi. Il presidente dell’associazione dei proprietari di immobili Renzo Paccapelo rimarca che dopo ogni riunione degli organi che si occupano della sicurezza «si disegna un quadro sempre più lontano dalla realtà. Com’è possibile che 80 telecamere non abbiano ripreso reati e infrazioni che chiunque può osservare stazionando nel quartiere?».

 

Secondo l’associazione «ci sono montagne di rifiuti fuori dalle isole ecologiche inquadrate dalle telecamere. Forse non dovrebbero partecipare alle riunioni quelli che, per ragioni ignote, hanno più interesse a nascondere che a mostrare la verità - continua Paccapelo -: in che modo si sono spesi quasi 600mila euro per la sicurezza? Riaprire il centro sociale senza aver prima risposto a questi interrogativi significa nascondere la polvere sotto il tappeto».

Confabitare e il comitato dei residenti protestano anche contro Ica. Il problema sarebbe legato ai manifesti attraverso i quali sia il comitato che Confabitare facevano le loro rimostranze all’amministrazione. Erano 50 manifesti 70x100 pagati per «essere affissi e informare il maggior numero di cittadini su quanto accade a Tre Archi ma in queste ultime 48 ore abbiamo potuto verificare che il nostro impegno è stato vanificato da Ica e dagli addetti alle affissioni. Nei quartieri più popolosi come Santa Petronilla, Santa Caterina, Salette, San Marco alle Paludi, Campiglione, Girola, Ete Caldarette e via Ciccolungo non è stato affisso alcun manifesto. In centro città solo in 12 punti poco frequentati o nascosti. Riteniamo violato il nostro diritto all’informazione su questioni dirimenti per la città».

Le critiche dopo l’ultimo episodio che ha riguardato il quartiere che ha portato alla chiusura del centro sociale.

Dal canto loro sia Comune che Prefettura hanno sempre ribadito il massimo impegno per l’area sulla costa nord fermana. Una zona a rischio teatro in questi ultimi anni anche di numerosi investimenti.

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